Anche Findus Circoscrive il Lavoro Femminile Entro le Mura Domestiche

Lo spot Findus di cui sto per parlarvi porta in scena un particolare schema narrativo che ricorre in diverse pubblicità di simile tipo. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Lo spot è semplice e diretto. Parte con il mostrarci diverse persone dedite al raccolto delle verdure da devolvere alla creazione del minestrone pubblicizzato (mentre la voce narrante si impegna a sottolineare la qualità dei prodotti selezionati) e si conclude con la preparazione, l’apposizione sulla tavola e la degustazione, a opera di una famiglia.
Se avete familiarità con il blog saprete già cosa sto per dire. Scopriamo se avete indovinato. 😚

Appena ho visto la pubblicità mi è immediatamente tornata alla mente quella di Fileni Bio. I parallelismi sono lampanti e lo schema è identico, salvo qualche dettaglio differente.

Anche lo spot Findus, infatti, ci porta dietro le quinte della creazione del prodotto finale, accompagnandoci nei campi a osservare le persone intente alla raccolta. Queste persone sono…tutti uomini. Tutti tutti. Ora, non so se (per irragionevoli ragioni) nei campi Findus lavorino realmente solo uomini, ma ciò non cambia il fatto che non vi siano motivazioni valide per cui ci si limiti a mostrare unicamente esseri di sesso maschile nello svolgimento di attività eseguibili a prescindere dal sesso.

Pur non volendola direttamente integrare nel trasporto delle casse (per quanto i 15kg massimi sollevabili per legge dalle lavoratrici non costituiscano una miseria tale da impedire del tutto il coinvolgimento), sarebbe stato possibile inserire una donna volta a raccogliere quelle verdure, controllare quel basilico e quelle patate, o ancora – perché no? – a guidare quel furgoncino.

Ma no, abbiamo ben quattro uomini diversi.
D’accordo, allora. Niente donne in questo spot, si potrebbe pensare. E invece no, amici e amiche. Davvero pensavate che potesse mancare la donna?
C’è eccome. Non lavora, certo, ma fa tutto ciò che stereotipicamente ci si aspetterebbe dalla perfetta donna di casa.

Quindi eccola lì che gira il minestrone caldo nella pentola, lo serve al pargolo e al resto della famiglia e poi si siede a gustare il pasto (senza mai essere neppure reale protagonista nel farlo. Sfocata mentre gira il minestrone e ridotta a sola mano – nel servirlo).

L’attività dell’uomo si svolge all’esterno e lì finisce. Quella della donna, invece, non può proiettarsi all’esterno e resta confinata tra le mura domestiche.
Come da tradizione maschilista e stereotipata, insomma.

Minestrone Findus
Solo il meglio del meglio…dei più tradizionali stereotipi!

Così com’è strutturato, con la miserissima figura femminile accuratamente relegata all’attività domestica (gli altri membri della famiglia, come di buona norma, sono presenze passive), e che sia un effetto voluto o meno non importa, lo spot comunica una netta divisione di ruoli basata sul sesso, che – insieme alle campagne pubblicitarie di tanti altri marchi – va a rinforzare stereotipi che in questa nostra Italia sono ancora vivissimi.

In questa ottica si potrebbe dire che il nome del prodotto Findus – Minestrone Tradizionale – rispecchi alla perfezione i contenuti della pubblicità, non trovate? Ne approfitto per far notare che il precedente spot del prodotto seguiva la stessissima strada (fuori gli uomini che lavorano, dentro la donna che cucina e serve).

Mi auguro di tutto cuore che la Findus non caschi più in errori simili, in particolar modo perché si tratta di trappole molto facilmente evitabili (in questo caso specifico bastava semplicemente non inserire una donna SOLO nell’ambito domestico, peraltro come unica attiva nelle faccende). Ma, nel frattempo, questo spot la mia calorosa bocciatura se la becca comunque.

Alle prossima e occhio agli spot, mi raccomando!


SEGNALAZIONE E COMMENTO

L’espressione dell’opinione relativa agli spot – spesso più della segnalazione degli stessi – può essere cruciale e determinante nello stimolare i marchi a muoversi verso una direzione pubblicitaria diversa, più progressista e socialmente responsabile. Poiché l’unione fa la forza, come diversi casi hanno in passato dimostrato, invito tutti a prendersi il tempo per lasciare commenti sulle pagine ufficiali e/o inviare email ai marchi interessati. A seguire, i dati per lo spot menzionato nell’articolo:

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