La Carlucci e il Rifiutarsi di Essere Fautori di Cambiamento

Questo post non riguarda specificatamente le pubblicità, ma il mondo dei media in senso più ampio.
Nell’articolo sulla linea XLS Medical ho menzionato un controverso aspetto di rilievo tanto mediatico quanto sociale: la differenza di trattamento e percezione, in vari ambiti, del sovrappeso femminile e maschile.
Citando l’articolo:
“Il sovrappeso e l’obesità (nelle donne) risultano essere socialmente inaccettabili e impresentabili a ogni livello.”
“L’uomo sovrappeso preserva la possibilità di rivestire ruoli di spicco e di manifestare senza remore il proprio carisma e le proprie capacità – il tutto a sacrosanta ragione, ovviamente. Il problema è che lo stesso ancora non può avvenire per le donne.”

Orbene, appena qualche ora fa, una conduttrice Italiana tutt’altro che nuova a esternazioni discutibili e polemiche di vario genere, ha non solo palesato con estrema chiarezza la profonda influenza esercitata da questa dinamica, ma ha anche espresso la sua partecipazione attiva a sostenerla.
Vediamo un po’ quali sono le dichiarazioni della donna:

“Io lavoro in tv, non posso prendere peso, devo sempre essere così. Un uomo può avere la pancia, pochi capelli. A una donna non è concesso nessun difetto”.

Uh? Questa semplice frase potrebbe sancire l’inizio di un interessante dibattito, di una corposa critica agli attuali, problematici e dannosi standard dei media. Ma la Carlucci continua:

In tv non ci si può permettere di prendere peso, nonostante io ceda ad alcuni peccati di gola, sgarro con i biscotti di pastafrolla e il cioccolato. Ma poi al lavoro porto petto di pollo e verdure“.

Eh, no. Alla simpatica Milly non interessa che le cose cambino, ma anzi ci tiene a parlare quasi con orgoglio del fatto che, sebbene le capiti saltuariamente di sgarrare (orrore, orrore!!!), è molto attenta alla sua alimentazione, così da preservare il suo peso e il suo aspetto da brava donna di tv accettabile.

Prima di concludere con un invito ad amare e valorizzare sé stessi – ah, no, scusate, ad amare ‘quello che abbiamo di bello’ (che, considerando le dichiarazioni finora esposte, sarà per Milly quello che la società ritiene bello), con sicurezza delle proprie posizioni, Milly si esibisce anche in un tripudio di shaming dal sapore deliziosamente maschilista:

Perché non metto la minigonna? Perché non ho le gambe e neanche l’età. Io sono una sportiva. Non ho le gambe secche e ho il seno.

Capito? Così come la donna con qualche kg in più (quanti kg siano kg in più, poi, sono sempre gli standard altrui – cui decidiamo o meno di adattarci – a deciderlo) anche la donna non più giovanissima o senza ‘gambe adatte’ (anche qui, quali sarebbero le gambe adatte alla minigonna?) che indossa la minigonna non è accettabile per la società e la Carlucci ha deciso di vivere e lavorare sostenendo questi standard, sostenendo questa società e operando attivamente per donar loro vigore tramite dichiarazioni pubbliche, piuttosto che fare una scelta diversa, di empowering, accettazione, libertà e uguaglianza.

In ultimo. Queste esternazioni sono state rilasciate in risposta agli insulti subiti da Vanessa Incontrada in relazione all’ingrassamento che avrebbe mostrato durante la sua apparizione ai Wind Music Awards.
La Carlucci ha, insomma, legittimato la posizione di chi ha criticato e insultato la Incontrada per il suo aspetto.

Poiché, secondo Il Giornale (trovate qui anche la quasi totalità delle citazioni riportate o menzionate), la Carlucci dice la sua senza giri di parole, farò lo stesso anche io:

Mia cara Milly, sei una nemica delle donne e, conseguentemente, dell’uguaglianza e del progresso.
Invece di contribuire a migliorare l’immagine della donna in TV e combattere contro stereotipi così platealmente ingiusti e ridicoli, hai scelto di appoggiarli, supportarli e fomentarli.
FAI DI MEGLIO!
Se fare di meglio è fuori dalla tua portata, ci penseremo noi altri, sperando che qualche collega (qualsiasi sia il suo sesso) si riveli maggiormente illuminato e socialmente responsabile.

ps:
– Le gambe adatte alla minigonna sono TUTTE LE GAMBE.
– L’età massima a cui indossare una minigonna NON ESISTE.
L’unico limite è quello entro il quale vi sentite a vostro agio, serene/i e tranquille/i – dovreste esserlo SEMPRE – e, ovviamente, quello in cui apprezzate l’indumento di per sé.

Per Contattare la Carlucci: https://twitter.com/milly_carlucci
Per Contattare la Incontrada (ed esprimere solidarietà): https://twitter.com/vaneincontrada

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