Glossario Concettule

Panoramica di termini e concetti da conoscere per districarsi agevolmente tra i contenuti del blog, nonché per analizzare la realtà che ci circonda e i media a cui siamo esposte ed esposti.


GENERE / STEREOTIPI DI GENERE
: spesso usato erroneamente come sinonimo di sesso, il termine GENERE si riferisce all’insieme di ruoli e modelli comportamentali e sociali culturalmente cuciti attorno all’essere uomo e all’essere donna; quanto determinato e reputato come mascolino o femminile in un dato momento storico e in un dato contesto sociale.

L’aspettativa sociale prevede che chiunque appartenga al sesso maschile si conformi ai ruoli e alle norme culturalmente associati all’uomo e che chiunque appartenga al sesso femminile si conformi ai ruoli e alle norme culturalmente associati alla donna. Si tratta di un processo di tipo attivo (spesso incoraggiato più o meno consapevolmente da agenti esterni che vi sono già partecipi) e non naturale (sebbene sia normalizzato dall’ampiezza della diffusione e dalla gradualità dell’assimilazione) poiché l’appartenenza a un sesso biologico non comporta di per sé disposizione a interessi, caratteristiche comportamentali, attitudinali ed espressive specifiche dettate dalla cultura e – soprattutto – comuni a tutti gli altri esseri facenti parte dello stesso sesso.

La mancanza di consapevolezze e conoscenze relative alle nozioni di sesso e genere porta molti a considerare elementi riconducibili al genere, e dunque a costruzioni sociali, come naturali e di origine biologica; un fraintendimento, questo, che incrementa notevolmente l’efficacia e la difficoltà di superamento degli stereotipi (già di per sé resa considerevole dall’abitudine culturale e dal processo di normalizzazione).

Elementi quali la dimensione dei gameti, l’assenza/presenza del cromosoma Y, gli ormoni sessuali, la tipologia di gonadi, la struttura ossea, la disposizione del grasso e della peluria, l’anatomia riproduttiva e i genitali esterni identificano su base biologica l’essere uomini e donne, mentre rientrano nel cosmo del genere abbigliamento, attitudini, interessi, comportamenti (finanche modi di parlare) e caratteristiche culturalmente reputati da uomo o da donna e attribuiti agli individui sulla base del loro sesso di appartenenza.

Esempi sono aggressività e competitività attribuite al mascolino, emotività ed empatia al femminile; scienze e ingegneria attribuite al mascolino, letteratura e materie umanistiche al femminile; incontenibile desiderio sessuale negli uomini, romanticismo e amore per le donne; praticità e logica al mascolino; pesantezza e sentimentalismo al femminile; attività per gli uomini, passività per le donne; aspirazioni carrieristiche per l’uomo, aspirazione matrimoniale e genitoriale per la donna; capelli corti per l’uomo, lunghi per la donna; estetica prevalentemente naturale per l’uomo, trucco e depilazione per le donne.

Il costrutto di GENERE, che viene portato avanti per mezzo degli stereotipi normalizzatisi nel tempo che ne sono al contempo essenza e strumento, evidenzia il desiderio sociale di separare quanto più possibile i sessi, fatturandoli come due opposti complementari mediante l’annullamento delle somiglianze biologiche (come se si temesse che quelle realmente presenti non fossero abbastanza) e la generazione di differenze su base culturale, in una dinamica atta a mantenere e rafforzare la strutturazione eteronormativa e l’istituzione della famiglia. Chi varca il confine delle stereotipizzazioni viene – in misure e modi diversi – stigmatizzato. Quello che alcune correnti conservatrici si ostinano a proteggere parlando di rispetto per la natura è, in verità, quanto di meno rispettoso possa esserci della reale natura.

IN SINTESI, sesso è essere donne e uomini, femmine e maschi appartenenti alla specie umana; genere è comportarsi da donne e uomini, vestire il costume di uomo o il costume di donna, secondo quanto stabilito su base socioculturale.

Afferrata la significazione del termine genere, si comprende come quelli che chiamiamo STEREOTIPI DI GENERE, e che più correttamente andrebbero chiamati (come un tempo erano) stereotipi sessuali o stereotipi sui ruoli sessuali, sono sinonimi del concetto di genere stesso, frutto diretto e inevitabile dell’esistenza dei modelli in esso integrati, meccanismi di categorizzazione generalizzata di caratteristiche, attributi e differenze sulla base dello stesso, adottati per elaborare e interpretare la rappresentazione di ciò che è maschile e femminile, in concordanza con quanto stabilito dal contesto culturale e sociale. La non conformità a quanto percepito come idoneo relativamente all’immaginario di genere condiviso (= agli stereotipi di genere condivisi) può provocare inadeguatezza e disagio, nonché essere accolto con sensazioni che spaziano dal timore al sospetto, arrivando persino a intolleranza e a odio. Accanto – e anche grazie – al condizionamento dei singoli individui (sia dall’interno con idee e convinzioni che iniziano a formarsi già in tenera età, che dall’esterno, con le costanti aspettative proiettate su di sé dagli altri), gli stereotipi sessuali operano un’azione di influenza estensiva sul piano sociale e culturale, ponendo in essere effetti continuativi che plasmano la percezione di sé e degli altri sulla base delle norme di genere, in relazione con qualsiasi ambito dell’esistenza umana e sociale.

GENDERIZZAZIONE: il termine deriva dall’inglese genderization e si riferisce al sistema tramite il quale si esercita una divisione o classificazione di prodotti sulla base di distinzioni legate al costrutto del genere; attribuzione di genere, con conseguente associazione ai sessi, a oggetti o attività; targetizzazione per sesso basata sui modelli di genere. Nel caso specifico di prodotti pubblicizzati, la genderizzazione avviene quando un elemento viene più o meno chiaramente connotato come “femminile” o “mascolino”, “da donna” o “da uomo” in base a caratterizzazioni di genere (esempi sono l’utilizzo di colori culturalmente associati al femminile e al maschile per indicare il target di un prodotto o l’appoggiarsi a sentimenti/descrizioni che fanno leva sull’immaginario stereotipicamente femminile o maschile per comunicare qualcosa come di rilievo e/o desiderabile per chi appartiene al target di riferimento). Per evitare di rinforzare la confusione circa l’uso di genere come sinonimo di sesso, sono solita usare l’espressione targetizzazione/comunicazione/marketing sesso-specifico (sulla base di stereotipi sessuali).