Fileni Bio – I Nostri Uomini Lavorano, Le Nostre Donne Servono

Quest’oggi desidero mostrarvi quest’eccezionale chicca targata Fileni Bio, appena vista in TV e, fortunatamente, trovata senza problemi online.
Guardate un po’ la clip per trarre da voi le prime considerazioni.

 
Una donna sorridente poggia un piatto contenente un petto di pollo sul tavolo, davanti a un ragazzino che si accinge a mangiare. Il narratore ci accompagna poi alla scoperta di cosa si cela dietro quel petto Fileni Bio ed ecco che ci vengono mostrati campi verdi, polli che scorrazzano gioiosi al pensiero di finire su un piatto, tre uomini (tre generazioni) che armeggiano col fieno, uno che trasporta attrezzi, un altro che trasporta mangimi, un altro che indossa un cappello e osserva l’orizzonte pensoso, un altro che guida un trattore, tutti e tre che portano carriole chiacchierando. Insomma, veniamo introdotti al fantastico Men’s Club familiare di Fileni Bio. Parliamone.

Il modo in cui il genere femminile e quello maschile vengono rappresentati dal marchio è molto specifico e piuttosto lampante. La prima immagine che vediamo è quella di una donna intenta a servire un pasto a un ragazzino. Lasciano perplessi le scelte concernenti il setting, così vuoto, freddo, con neppure la parvenza di casa né tantomeno di un ambiente familiare. Ammetto di non essere neppure riuscita a percepire la dinamica proposta come quella madre-figlio, perché gli elementi che caratterizzano il momento rendono più facile codificare e leggere la donna come domestica/serva (o comunque persona addetta a servizi specifici – come invero è percepita la donna agli occhi di molti pubblicitari) che propone un pasto al signorino di casa.

Fileni Bio

Ebbene…è finita qui, per quanto riguarda la presenza femminile nello spot, che sceglie dunque di mostrare la donna unicamente come colei che serve – e presumibilmente prepara – i pasti. Niente male, eh?

Il danno sarebbe mezzo, o certamente non così enfatizzato, se non fosse per la restante parte della pubblicità, che si preoccupa invece di sottolineare l’importanza cruciale che il ruolo maschile – che si vede rappresentato con ben tre generazioni (lo spettatore più fantasioso può forse presumere che il bambino all’inizio sia destinato a essere la quarta) che si prendono cura della natura incontaminata, delle coltivazioni…insomma, di tutto ciò che, nel pratico, è necessario a far sì che il pollo Fileni Bio possa finire sulle nostre tavole – rigorosamente servito da donne, perché il lavoro degli uomini inizia e finisce fuori, mentre quello della donna inizia e finisce tra le mura domestiche.

Assieme alle immagini, che già parlano chiaro di per sé, Fileni Bio rincara la dose con le parole del narratore:

I nostri uomini che controllano, che ricercano, che amano.

E le vostre donne che SERVONO, aggiungo io.

Letteralmente l’unica azione che compie la sola donna che compare nello spot. Ridendo soddisfatta, però, che è importante mostrare le donne felici di essere serve.

Che dire? Pare che negli stabilimenti Fileni Bio si sia rimasti ai tempi – vergognosamente non ancora abbastanza lontani – in cui alle donne non era consentito l’accesso a formazione (sia conoscitiva che pratica) e l’unico destino reso possibile da perseguire era quello casalingo. Ecco che anche il solo immaginare una donna che si adopera nei campi, lavora e non si limita a servire, dev’essere di difficoltà troppo intensa per il team marketing dell’azienda, chiaramente privo di memoria storica relativamente al contributo femminile nella forza lavoro agricola.
Forse il ricambio generazionale, più che nei campi, sarebbe necessario ai vertici di questo marchio così antiquato, almeno relativamente alle scelte pubblicitarie.

C’è poco altro da aggiungere, direi.
Niente di fatto per Fileni Bio, la cui comunicazione pubblicitaria è senza dubbio bocciata, per il momento.


SEGNALAZIONE E COMMENTO

L’espressione dell’opinione relativa agli spot – spesso più della segnalazione degli stessi – può essere cruciale e determinante nello stimolare i marchi a muoversi verso una direzione pubblicitaria diversa, più progressista e socialmente responsabile. Poiché l’unione fa la forza, come diversi casi hanno in passato dimostrato, invito tutti a prendersi il tempo per lasciare commenti sulle pagine ufficiali e/o inviare email ai marchi interessati. A seguire, i dati per lo spot menzionato nell’articolo:

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