Garnier e la Genderizzazione dell’Acqua Micellare.

Lo spot di cui intendo parlare in quest’articolo è associabile allo stesso filone categorico già menzionato negli articoli sui prodotti Olia di Garnier e Mentadent White Now, relativi alla targetizzazione di genere di prodotti di per sé neutri.
Ma passiamo subito al sodo e guardiamo insieme la pubblicità, ancora una volta del marchio Garnier:

Quanta familiarità avete con l’acqua micellare? Qualunque essa sia, sappiate che si tratta di un prodotto che permette di detergere, pulire a fondo e lenire la pelle, catturando con efficacia impurità e residui. Insomma, l’acqua micellare ha un elevato potenziale di utilità per chiunque sia solito eseguire una routine di pulizia del viso e può fornire un contributo non da poco nell’ambito dell’igiene quotidiana.

La ragione, che ipotizzo, per cui esiste una spiccata tendenza a pubblicizzare le acque micellari verso un pubblico esplicitamente femminile risiede nel fatto che il prodotto ha un notevole potere struccante (lo spot dell’acqua micellare bifase con Olio di Argan è ancora più chiara in questi termini).

Ma rende forse, questo aspetto, necessario limitare la targetizzazione dell’acqua micellare, con le sue proprietà e la sua efficacia, agli individui di sesso femminile?
Come al solito qualcuno avanzerà la classica questione che la targetizzazione non obbliga chi non è parte del target principale a usufruire comunque del prodotto, ma – come menzionavo nell’articolo su White Now – non rendersi conto degli effetti e delle conseguenze della targetizzazione sulla percezione dei prodotti e dei generi, è grave ed evidenzia una scarsa o assente consapevolezza critica di quanto ci circonda.

micellare

Anche volendo tralasciare (essendo in una fase storica ancora troppo precoce in tal senso, purtroppo) il concepire il trucco come appannaggio unicamente femminile, limitare la pubblicizzazione dell’acqua micellare al pubblico femminile, caratterizzando il prodotto in modo così ovvio secondo gli standard stereotipicamente percepiti come da donna, intanto sminuisce tutte le qualità del prodotto che sono altre da quelle struccanti (le proprietà detergenti e la pulizia profonda delle impurità costituiscono l’azione più potente e importante dell’acqua micellare) e, ancora una volta, come fanno centinaia di altri marchi e prodotti, accompagna silenziosamente, implicitamente ma chiaramente fuori dalla porta dell’interesse il pubblico maschile.

In sintesi: Garnier, non ci siamo proprio. FAI DI MEGLIO!
C’è la possibilità di raggiungere in modo influente e fattivo una fascia di pubblico potenzialmente infinita, costituita da ogni singolo individuo particolarmente attento alla pulizia del proprio viso e alla cura della propria pelle sensibile.
Bisogna dire BASTA alla genderizzazione dei prodotti. Cerchiamo, quantomeno, di partire dai prodotti con più evidenza neutri per ampliare gli orizzonti dell’igiene personale in assenza di limitazioni legate al sesso.


SEGNALAZIONE E COMMENTO

L’espressione dell’opinione relativa agli spot – spesso più della segnalazione degli stessi – può essere cruciale e determinante nello stimolare i marchi a muoversi verso una direzione pubblicitaria diversa, più progressista e socialmente responsabile. Poiché l’unione fa la forza, come diversi casi hanno in passato dimostrato, invito tutti a prendersi il tempo per lasciare commenti sulle pagine ufficiali e/o inviare email ai marchi interessati. A seguire, i dati per lo spot menzionato nell’articolo:

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