Golia Activ Plus – Freschezza Stereotipata

Che emozione, lettrici e lettori. Quest’oggi viene a farci visita una categoria nuova, mai trattata prima (sempre che la memoria non mi inganni). Schiariamoci bene la gola e vediamo un po’ come sceglie di presentarsi Golia Activ Plus.

In ufficio, stanco e bisognoso di freschezza, un uomo decide di ingerire una Golia Activ Plus. Sconvolto dall’impatto, un soffio ed ecco che è catapultato in un mondo di ghiaccio, in cui ad accoglierlo c’è una signora che gli porge la mano. Lui, assolutamente estasiato, fa per avvicinarsi ma viene riportato alla realtà, che lo mette davanti all’addetta alle pulizie (che l’ha involontariamente spazzato via dalla sua fantasia capovolgendo la palla di vetro). Parliamone.

Qualcuno e qualcuna tra voi potrebbe aver notato dei parziali paralleli con un paio di spot già discussi. Quello Golia Activ Plus, infatti, unisce due schemi separati: quello del contrasto tra fantasia e realtà (con deliziato immergersi nella fantasia accompagnato dal brusco ritorno alla realtà) e quello del contrasto tra due figure (una dipinta come piacevole, l’altra come spiacevole).

Prima di entrare nel fulcro delle due questioni, vale la pena di notare come anche stavolta ci troviamo di fronte alla solita realtà (già vista e rivista per esempio con SkySport, Segugio.it, Snai, Peroni, Settimana Enigmistica, Tombola.it, Facile.it, Cesar e Swiffer) per cui i protagonisti maschili hanno la possibilità di essere persone normali, comuni, che non devono rispettare specifici schemi estetici che li rendano canonicamente attraenti. Anche qui, infatti, abbiamo un uomo qualunque dall’aria piuttosto anonima e con una stempiatura da normale essere di sesso maschile. Nel frattempo è ancora impensabile, per protagoniste femminili, essere anonime e non avere un aspetto comunemente interpretabile attraente secondo gli attuali canoni.

Golia Activ Plus
“Tutto il giorno a lavoro, a pranzo un panino, e adesso…non ci vedo più dal desiderio di fantasticare su una bellona glaciale. Tanto non mi aspetta fare tutte le robe che toccano alla tizia di Mag 2”.

Ma veniamo alle scelte di narrazione, partendo dal primo punto: il contrasto tra fantasia e realtà. Su cosa potrà mai fantasticare un uomo come tanti catapultato in un gelido mondo dalla degustazione di Golia Activ Plus? Scalare l’Everest innevato? Avviarsi in discesa ripida su uno snowboard? Volare su una carrozza trainata da renne? Pensarsi mago che, come in un gioco di ruolo, usa folate di ghiaccio per sconfiggere un boss? Improvvisarsi abilissimo pattinatore su ghiaccio? Certo che no. Per quello sarebbe servito usare effettiva fantasia e creatività, mentre la scelta fatta per la pubblicità è quanto di più banale e stereotipato possa esserci: fantastica su una donna bellissima che lo chiama a sé, sorridendogli ammaliante e ammaliata.

Ma insomma, cosa pensiamo che possa mai esserci nella mente di un uomo? Golia Activ Plus ci aiuta a non dimenticare che gli uomini pensano sempre e solo a quello. Nelle loro menti non c’è spazio per altro. Neppure se volessero sarebbero in grado di concepire scenari diversi. E dunque, sebbene le possibilità fossero infinite, si è fatta l’accurata scelta di puntare su una rappresentazione che va a rinforzare un degradante immaginario legato alle persone di sesso maschile, che le presenta come limitate, incapaci di guardare al di là di quello che vogliono farci credere essere l’unica cosa che importi loro (e che a furia di ricevere comunicazioni di questo tipo da ogni parte rischia di diventarlo davvero, per alcuni).

Golia Activ Plus
“Ciao, sono bellissima. E pure un po’ incazzata, perché il mio ruolo è…essere bellissima, sorriderti e porgerti la mano mentre mi guardi con un’aria da ebete. Bella vita.”

A fungere da peggiorativo del contesto proposto dallo spot, arriva il secondo punto precedentemente accennato: il contrasto dei soggetti. Mentre il sognatore della Settimana Enigmistica veniva riportato alla realtà dal controllore, Golia Activ Plus ci presenta una messa a confronto che richiama quella posta in essere dallo spot Sara Assicurazioni. Ecco che il protagonista passa dalla splendida, giovane, avvenente (e ben disposta nei suoi confronti) regina dei ghiacci delle sue fantasie, all’addetta alle pulizie; una donna anonima, non canonicamente attraente (proprio come lui), avanti con l’età e dall’aria scontrosa. E sebbene nell’altro spot si trattasse di un’azione volontaria mentre qui è del tutto inconsapevole (il protagonsta è spazzato via dal suo sogno quando la donna capovolge la palla di vetro), entrambe le donne non giovani cercano di rovinare o rovinano il fantasticare dell’uomo, rivolto alla donna giovane attraente oggetto dei loro desideri.

Golia Activ Plus
“Sta guardando proprio me! Sta sorridendo proprio a me! Porge la mano proprio a me! Vuole proprio me! ‘mazza che bella! Grazie, Golia, che permetti di mettere in scena i miei sogni meno reconditi e più banali.” D’altronde chi mai potrebbe resistere a uno sguardo così ammaliante? Altro che regina dei ghiacci!

Sono particolarmente amareggiata da questo spot anche perché avevo trovato la precedente fatica creativa Golia Activ Plus piuttosto carina. Ricordate? La pubblicità con la guida turistica, che aveva un non so che di davvero fresco (ancor più se paragonata alla banalità della nuova…). Anche questo con la coppia che si rincorreva allegramente era carino. Certo, lo spot attuale non è peggiore di questa oscenità con becera sessualizzazione, o di quest’altra che promuoveva molestie dipingendole come spassosissime. Curioso poi notare come negli anni sia, salvo il video della coppia, sempre stato un uomo a degustare la caramella e a tirar fuori la freschezza. Dico davvero. Anche in quest’altra orribile in cui viene usato per asciugare il bucato. Perché non poteva farlo lei?

Golia Activ Plus
Dalla regina dei ghiacci alla regina delle pulizie il passo è quello dalla fantasia alla realtà.

Insomma, oltre ad augurarmi che Golia faccia qualche passo indietro e torni a essere creativa, invece di poggiare su narrative banalmente stereotipate, spero anche che vorrà arricchire il repertorio di figure protagoniste con qualche donna in più; non c’è alcuna ragione per proporre solamente uomini in quel ruolo. Se anche voi volete comunicare la vostra all’azienda, cliccate sui link in basso.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot!


SEGNALAZIONE E COMMENTO

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