LG TWINWash: una Rivoluzione? Perlomeno Non Più uno Stereotipo

Per chiudere l’anno con una nota positiva, oggi torno a parlare di un marchio connesso con una delle, a mio avviso, peggiori pubblicità che sono finora state trattate in questo blog. Sto parlando di LG (con lo stesso identico prodotto, la lavatrice LG TWINWash, del famigerato spot terribile) e in arrivo non c’è il bis della bocciatura, bensì una promozione. Partiamo, come sempre, con la visione del video (quello integrale, sebbene debba ammettere di aver visto solo la versione ridotta, che taglia completamente la primissima parte. Non saprei neppure se l’integrale è mai andata in onda).

Il tema dello spot, si evince con una certa immediatezza, è – in senso ampio – quello della rivoluzione, in concordanza con il motto pensato per il prodotto. Ecco, dunque, che i primi tre quarti del video sono dedicati a mostrare alcuni momenti di particolare rilievo nel nostro cammino storico. Mentre la narratrice ci comunica che potremo avere più tempo da dedicare a ciò che amiamo di più, sullo sfondo di una lavatrice in azione possiamo assistere a un quadretto intimo e caloroso di una famigliola (uomo/padre/marito, donna/madre/moglie e figlia) che trascorre momenti piacevoli insieme. Le fasi finali dello spot, nell’informarci circa le potenzialità della lavatrice LG TWINWash, ci mostrano la coppia di adulti avvalersi insieme del prodotto pubblicizzato. Parliamone!

Per prima cosa ci tengo a invitare a non fare l’errore di esaltare la scelta creativa di LG, saltando al collo di Unieuro, affibbiando la colpa di quello scempio di pubblicità per il lancio del prodotto solamente alla nota catena di elettrodomestici ed elettronica. Il piano promozionale per la TWINWash è stato eseguito da Unieuro in congiunzione con LG, per un investimento, peraltro, di ben 2 milioni di euro.

Insieme a LG abbiamo sviluppato tutto il progetto di lancio di TWINWash”, parla Marco Titi, direttore marketing di Unieuro, “articolandolo su tutti i touchpoint, dai punti vendita, al web, al CRM, fino a un’iniziativa speciale in tv, realizzata con Sky, con un formato long video originale che crediamo comunichi correttamente le value proposition del prodotto”.

Sì, lo spot che credevano comunicasse correttamente le value proposition (proposta di valore) del prodotto è quello orribilmente sessista di cui ho ampiamente scritto giorni fa. Secondo il creatore Nicola Buffoni, però, si tratta di un originale format di storytelling, per raccontare la distintività del prodotto e la promozione. Protagonista del video è una donna in carriera, per la quale risparmiare tempo è indispensabile: è questo l’asset principale dello spot”.
Oh, certo. La ricordiamo la donna in carriera che ottimizza il tempo mentre il marito riscalda il divano. L’originalità creativa ha commosso tutti, si è visto.

Niente glorificazione di LG, insomma. Il marchio era profondamente convinto che la pubblicità precedente fosse creativa, comunicativamente valida e adatta al prodotto.

Messo da parte questo importante appunto, possiamo passare a complimentarci con il cambio di rotta evidenziato in questo nuovo spot. Gli elementi meritevoli di attenzione, alla luce delle tematiche solitamente discusse in questo piccolo spazio web, sono più d’uno.

Per prima cosa c’è l’accantonamento dell’uomo rappresentato come passivo, inesistente o inutile all’interno delle mura domestiche. Quello dello spot costituisce una presenza concreta, significativa e, soprattutto, attiva; non attiva in mistiche azioni stereotipicamente ritenute “da uomo”, bensì in normali attività che si espletano regolarmente all’interno di una qualsiasi abitazione. Già solo questo è più di quanto avvenga nella gran parte delle pubblicità correntemente in onda (rendiamoci, per cortesia, conto del penoso livello su cui siamo collocati).

Il secondo punto è ancora riferito alla figura maschile, a cui è concesso il privilegio di vestire i panni di padre, anche qui in senso attivo e non nella teorica vacuità di quella presenza invisibile, costantemente da intendersi fuori per lavoro mentre la donna della situazione si occupa di ogni cosa. L’uomo dello spot LG TWINWash, oltre a non avere problemi a mettere a fare il bucato, non ne ha a passare del tempo, in relax e piacevolezza, con sua figlia. Ancora, si tratta di una rappresentazione molto raramente presente. Non dimentichiamo che esistono spot, attualmente in onda, che attribuiscono all’uomo la possibilità di svolgere attività simili solo in quanto sostituto della donna, quando questa è incapacitata da cause di forza maggiore. Immagini come quelle presenti in questo spot, dunque, sono importanti e dovrebbero rivestire un ruolo maggiore.

LG TWINWash

Punti extra, poi, desidero darli alla scelta di mostrare la coppia svolgere insieme l’attività centrale della pubblicità (l’utilizzo di LG TWINWash). Certo, per via della massiccia presenza della situazione in cui vi è solo la donna attiva nel domestico, con uomo assente o passivo, generalmente sarebbe auspicabile – per quanto l’immagine di collaborazione sia comunque positiva – che aumentino rappresentazioni dell’uomo capace e dedito a tali attività in assenza della donna. Tuttavia, uno degli elementi cardine del prodotto pubblicizzato è la possibilità di lavare due bucati contemporaneamente, dunque mai come stavolta c’è del positivo nell’espressione dell’unione e della collaborazione.

Voglio strafare e concedere anche un ulteriore punticino. Uno davvero piccino, rivolto a un dettaglio di cui qualcuno non si sarà neppure accorto. Nulla di fuori dal mondo o eccezionale, ma è stato piacevole vedere che si sia scelto di far giocare la bambina con delle costruzioni, un oggetto privo di connotazione stereotipata di genere e pregno di utilità nello sviluppo di importanti aree del cervello – che, qualora non allenate, possono permanere su livelli estremamente basilari, precludendo concrete possibilità.

LG TWINWash

La nuova pubblicità della lavatrice LG TWINWash non è perfetta, ma è sicuramente una scintilla di luce positiva all’interno dell’oscurità creata dall’accozzaglia di sessismo e stereotipi portata avanti da una fetta fin troppo consistente di spot.
Se ne avete voglia, consultate i link a seguire per fare i vostri complimenti al marchio.


SEGNALAZIONE E COMMENTO

Discutere e diffondere consapevolezza sono punti cruciali per il progresso e il cambiamento ma, così come conta moltissimo esternare indignazione e disapprovazione in presenza di pubblicità che richiamano tali sensazioni, è importante manifestare apprezzamento per gli spot che lo meritano, così da stimolare i marchi a proseguire su un cammino di cambiamento e responsabilità sociale.

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