Lysoform – Pulito Sicuro, Perché Stereotipizza

Udite, udite. Dopo più di due anni torna a farci visita una nota azienda dedicata ai prodotti per l’igiene della casa. Dopo la SuperMamma, vediamo un po’ cosa ha deciso di riservarci Lysoform (grazie, Gaia, per la segnalazione).

Mentre vediamo un bimbo e una bimba che giocano insieme, la narratrice ci spiega che la nostra casa potrebbe essere esposta a germi e batteri senza che ce ne accorgiamo. Orrore! E mo? Con lo sguardo furbo di chi la sa lunga, una signora ci indica i prodotti Lysoform, che da sempre proteggono la sua famiglia. Spruzza qua, passa la pezza là, ritratto di famiglia con sguardo orgoglioso verso la telecamera, e via! Parliamone.


Lasciate che cominci facendo un paio di appunti positivi:
– c’è anche il compagno della protagonista a casa. Sì, si limita a curarsi del cane, ma almeno è insieme al resto della famiglia e non una presenza a parte, aliena all’ambiente domestico.
– sebbene abbigliata con un cardigan rosa che poteva essere di mill’altri colori, la bambina gioca con la macchina telecomandata (attività ludica culturalmente comunicata come maschile) insieme al fratello, invece di pettinare o cullare bambole.
Ok. Fine elementi relativamente positivi. Veniamo a noi.

Lysoform
Ma sì, sporcate pure, figliolo e figliola. Lascia pure che il cane sporchi, maritino mio bello e cuoroso. Tanto poi ci penso io a pulire. Come dite? Certo che sono perfettamente truccata nonostante sia in casa prima a rilassarmi e poi a pulire. Sono una donna!1!!

E niente. Siamo alle solite. Ma proprio alle solite solite.
A essere pubblicizzati sono dei prodotti per la pulizia della casa e, sorpresina sorpresona, l’attività di pulizia viene fatta ricadere esclusivamente sulle spalle della donna di famiglia. Tanto la narrazione quanto la rappresentazione visiva si impegnano a comunicare con chiarezza il target a cui è rivolto il messaggio pubblicitario.

Lysoform parla a lei – e a chi come lei (le femmine della specie, possibilmente maritate e con prole, ossia quel che si vorrebbe che tutte le femmine della specie fossero). Non contempla neppure lontanamente l’ipotesi che quanto espresso possa interessare l’altra figura adulta presente nella famiglia, che è troppo impegnata a darsi da fare con il cane, le cui tracce andranno poi accuratamente pulite per mano della moglie, usando uno dei vari prodotti pubblicizzati. E lei, la donna, lo sa. Sa che spetta a lei, è orgogliosa di aver scoperto la soluzione per proteggere la sua famiglia e la sua casa dai germi, e rivolge a noi sguardi di complicità. Guardate come mi prendo cura della salute di mio figlio, di mia figlia, di mio marito e del mio cane. Guardate che brava moglie/madre/casalinga che sono. Grazie, Lysoform!

Per quanto positiva possa essere la scelta di non lasciare il compagno di lei fuori dal quadro (impegnato in un ipotetico lavoro), lui resta completamente passivo e immobile in relazione all’utilizzo dei prodotti Lysoform proposti dalla pubblicità. Non è reale parte della comunicazione. È uno dei vari tasselli decorativi che compongono la famiglia e la casa che la donna deve proteggere dai batteri. E, badate bene, includerlo sarebbe stata una passeggiata. Vediamo le mani della donna prendere il disinfettante, poi spruzzare un altro prodotto, passare una pezza, e poi vediamo uno straccio venir passato. Non ci sarebbe voluto un gran genio a mostrare lui e lei svolgere due compiti diversi invece di affidarli solo a lei. Ma niente.

Lysoform
La mia famiglia è sicura e serena grazie a Lysoform, che mi conferisce il potere di proteggerla. Fa niente che solo a me tocchi spruzzare, spazzare e pulire mentre gli altri giocano. Tutto per la mia famiglia. Insomma, guardate come sono felice e orgogliosa. Questa è la realizzazione, per una donna. No? nO? NO!? Ditemi di sì, per carità, sennò me sparo.

Come al solito, insomma, è arbitraria e consapevole la decisione delle aziende di rappresentare lo svolgimento delle attività domestiche come appannaggio femminile. Può variare qualche dettaglio qua e là, ma gli elementi chiave permangono immutati in decine e decine di pubblicità, compresa questa di Lysoform. Una casa. Una famiglia (mostrata o implicita). Una donna che pulisce. Felicità e orgoglio per aver pulito ed essersi presa cura di casa e famiglia. Tutto quanto non direttamente collegato con quanto pubblicizzato è inevitabilmente marginale. Ma può essere mai che dobbiamo essere rappresentate come decise e sicure solo quando si tratta di pulire casa?

Prima di chiudere, voglio mostrarvi anche una meravigliosa chicca, che qualcuna/o tra voi avrà già notato guardando lo spot. Questa in basso è la confezione del disinfettante Lysoform Protezione Completa. Perché era assolutamente inevitabile e soprattutto necessario piazzarci una madre con bimbo/a. Certamente chiarisce ulteriormente il già trasparentissimo target a cui l’azienda intende rivolgersi.

Lysoform
Core di mamma. Disinfetto le superfici delicate per tutelare la tua salute – mentre papà è a lavoro o fuori col cane! Anche se fosse qui, le sue mascule mani giammai potrebbero utilizzare con sufficiente maestria questi prodotti. Si sa che l’abilita manuale degli uomini va considerata superiore e magica solo quando non riguarda la pulizia o la cura.

Insomma, a distanza di anni la comunicazione Lysoform continua ad avere radici ben piantate nella divisione dei ruoli per sesso come dettata dalla tradizione patriarcale. Riuscirà l’azienda a stupirci nel 2020? Io non ci conterei, ma sono sempre aperta alle sorprese. Se nel frattempo volete incoraggiarla a cambiare rotta, potete fare riferimento ai link qui in basso.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot!


SEGNALAZIONE E COMMENTO

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