Moulinex Cookeo – Cucinare Diventa Stereotipato

Quando ne ho parlato per la prima volta, questo marchio mi era del tutto sconosciuto. In verità si tratta di un’azienda con un passato solido e prolifico, che è tornata a mostrarci sul piccolo schermo la solidità e la prolificità delle sue comunicazioni stereotipate. Bentornata, Moulinex! Guardiamo lo spot!

Un bambino si affaccia alla porta di quella che scopriamo essere la cucina di casa e informa sua madre di avere fame. Si aggiunge una bambina, che con passione ci fa sapere che ha gli allenamenti. Prima di passare al terzo mini essere umano, che chiederà del roastbeef, veniamo introdotti/e alla protagonista che ci rivolge un occhiolino, mentre la narratrice tesse le lodi di Moulinex Cookeo. Infine, tutti a tavola: donna, figlie, figlio e…un misterioso uomo adulto precedentemente assente! Parliamone.

Moulinex Cookeo è un elettrodomestico per la cottura di alimenti, dotato di un pannello-guida che accompagna nella preparazione delle ricette. Insomma, uno strumento potenzialmente interessante per chiunque ami cucinare o comunque lo faccia in modo relativamente regolare. Ma quando si parla di persone che cucinano, le pubblicità non si rivolgono mai alla naturale diversità di mani, sensi e menti che si dedicano all’attività ogni giorno, nelle loro variegate e multidimensionali vite. Si rivolgono alla figura a cui la cucina viene culturalmente affidata come compito esistenziale.  Proprio lei: la donna e, nello specifico, la donna intesa come casalinga-moglie-madre. Insomma, ormai ci siete abituati/e all’una-e-trina, no?

Nello spot di Moulinex Cookeo c’è assolutamente tutto della caratterizzazione sessista della dinamica familiare. Certa che alcune/i tra voi abbiano colto ogni elemento, vediamoli comunque insieme.

Moulinex
“Dai, Giorgina. Ce la puoi fare, Giorgina. Se ti impegni riuscirai a donare luce a questo sguardo vitreo e a comunicare un entusiasmo convincente, fingendo che accollarti faccende e cura della famiglia ti doni gioia e piacere incommensurabili!”

Il cardine della questione è la figura protagonista, una donna che chiameremo Giorgina. Non per comodità, ma perché mi va. Come avrete notato, Giorgina è collocata nell’ambiente casalingo. È a casa. Ciononostante, ha i capelli sistemati, è truccata, indossa accessori. Seppur si trovi nel luogo in cui più d’ogni altro avrebbe la possibilità di essere a suo agio, nella naturalezza del suo essere, insomma, Giorgina interpreta in modo impeccabile le aspettative sociali relative al suo aspetto (la differenza con quelle relative all’aspetto maschile è resa molto ovvia nelle pubblicità – esempi sono SkySport, Segugio.it, Snai, Peroni, Settimana Enigmistica, Tombola.it, Facile.it, Cesar e Swiffer – sostanzialmente tutti gli spot con protagonisti uomini, salvo quelli di profumi e, a volte, quelli con testimonial famosi).

Oltre a essere una donna che profonde impegno nella cura del suo aspetto (secondo gli standard culturali), Giorgina è madre di due bambine e un bambino, il comportamento dei quali ci trasmette con chiarezza chi sia a prendersi cura dei loro bisogni. A fine pubblicità, la presenza di un uomo adulto a tavola, Reginaldo, ci conferma l’ovvietà del fatto che Giorgina sia anche una moglie. Sebbene esista, sebbene sia in casa, sebbene appaia normodotato, a Reginaldo non importa soddisfare le esigenze di bimbe e bimbo, né importa utilizzare Moulinex. La sedia è il suo posto. Passivo è il suo ruolo (in casa, ovviamente. Così come solo in casa è attivo il ruolo femminile).

Moulinex
“Ciao, sono Reginaldo, e sono felicissimo di espletare il mio ruolo in casa: sedermi a tavola e mangiare!”

Eh sì, perché da brava donna di casa, da brava regina del focolare, la piena responsabilità della preparazione e del servizio dei pasti – per tutti e tutte, tanto per i piccoli esseri umani quanto per quelli grandi – ricade interamente su Giorgina. E per mantenersi in piena coerenza con la stereotipizzazione, Giorgina è un tripudio di felicità nel farsi carico del compito. Osserviamo quel gesto di intesa che ci rivolge, contornato dall’intima sfumatura di chi sta condividendo un segreto prezioso. “Guardate un po’ con quanta facilità riesco a espletare le mie funzioni di madre-casalinga-moglie. Tutto grazie a Moulinex Cookeo”, sembra dirci con quell’occhiolino.

Quello che avrebbe potuto essere un messaggio di ampio respiro, in grado di colpire la quotidianità di tutte e tutti coloro che si dilettano in cucina per dovere, necessità o piacere, quello che avrebbe potuto essere un “Siete stanchi dei soliti piatti? Provate le ricette di Moulinex Cookeo” o un “Volete mangiare bene ma la cucina non è il vostro forte? Lasciatevi aiutare da Moulinex Cookeo”, è ridotto a un “Vuoi essere una casalinga (donna) più efficiente? Vuoi soddisfare senza fatica il tuo uomo e i tuoi pupi? Usa Moulinex Cookeo”.

Moulinex
“Amiche a casa! Comprate Cookeo per essere casalinghe efficienti come me. Il vostro uomo non vi lascerà e i vostri figli vi adoreranno. E sarete anche sexy come me!”

Che peccato enorme. Un prodotto di questo tipo potrebbe facilmente rivolgersi a un target quanto più ampio possibile. Insomma, parliamo di una guida pratica alla preparazione di una moltitudine di piatti, molti dei quali velocissimi. E pur volendo restare ancorati, come sempre, come TUTTE LE AZIENDE, al classico modello di famiglia, le possibilità per distaccarsi dalla patriarcale suddivisione dei ruoli sono sempre numerose – e purtroppo sempre evitate come la peste, per consentire il consueto rinforzo di dinamiche stereotipate. Caro Jean Mantelet, nel grande schema delle cose, hai tutt’altro che sollevato le donne da una delle faccende domestiche (traduzione che rende a mio avviso più giustizia alla frase originale, rispetto a quella scelta dalla versione italiana del sito…). Cambia forma, cambiano i tempi, ma è ancora lì. E ancora alle donne spetta.

Chissà se Reginaldo alzerà mai il deretano per prendersi cura dei bambini e preparare qualcosa con Moulinex Cookeo. Lo scopriremo solo mai. Se volete dire la vostra all’azienda, vi invito a fare riferimento sui link qui in basso.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot.


SEGNALAZIONE E COMMENTO


Voglio ringraziare il canale Youtube “La Variante Limone“, per il costante lavoro di caricamento di spot pubblicitari (spesso introvabili sui canali ufficiali delle aziende).

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