Con Quasar, la Tua Donna Fai Sgrassar 🎵

Signore e signori, oggi vi presento un nuovo sfavillante spot dedicato a un prodotto per la pulizia. Chi mai sarà protagonista delle gesta pulenti mostrate su schermo? So che il dubbio attanaglia le vostre curiose viscere, quindi direi di procedere subito con la visione della brillante pubblicità Quasar!

Il video comincia mostrandoci una giovane coppia intenta nell’osservazione di un cielo stellato. Il ragazzo è ammaliato dalla visione, mentre la compagna sembra rivolgere un’attenzione prioritaria a un altro dettaglio: l’assenza di aloni. Dopo la rivelazione della reale collocazione dei piccioncini, la pubblicità ci mostra la ragazza dedicarsi all’attenta – e gioiosa, soprattutto – pulizia dei vetri di casa. Parliamone!

Per prima cosa, voglio sbilanciarmi affermando che lo spot merita qualche punticino – che non ho problemi a riconoscergli – per la simpatica trovata del, letteralmente, cielo in una stanza, e per la scelta di non puntare al trito e ritrito contesto familiare, per limitarsi a quello di coppia. Tuttavia, il peso dei punti persi per altre ragioni è notevolmente più gravoso.

In primo luogo, ovviamente, abbiamo la solita scelta di attribuire la responsabilità della pulizia a una figura femminile, che si dedica a quest’attività con una felicità spumeggiante; anzi, stellare! Quasar ci presenta anche un uomo, ma lo relega a presenza di fondo, passiva (come usano fare gli altri spot di prodotti per la pulizia e non solo), priva di qualsivoglia legame con il prodotto e con il suo utilizzo.

Questa decisione fa anche sorgere domande relative all’inserimento stesso del ragazzo, poiché il suo fine, invero, risulta essere poco più che quello di enfatizzare l’effetto provocato dall’esternazione della protagonista (“E senza neanche un alone”), che scopriamo essere più interessata al fatto che non vi siano aloni sui vetri, piuttosto che all’osservazione delle stelle (eh, belli miei, ho passato tutto il giorno a pulire, che volete che mi importi di quattro puntini luminosi? Viva le finestre lucide e splendenti!), distruggendo il mood e il romanticismo portati invece in campo dal giovane.

Il ragazzo è, dunque, connotato come accessorio non necessario relativamente alla pubblicizzazione del prodotto, ma va anzi a sottolineare ulteriormente la stereotipizzazione della donna, che viene rappresentata, oltre che come entusiasta nel pulire i vetri, anche genuinamente e profondamente interessata alla pulizia, che ovviamente non sfiora neppure la mente del compagno, il quale resta oltremodo perplesso – e ragionevolmente, aggiungerei – di fronte alla frase dell’amata.

Quasar
Che gioia, che gaudio!

Pur senza esplorare l’universo di infinite possibilità creative, bensì mantenendo contesto e filo narrativo, sapete quale sarebbe stata un’idea infinitamente migliore, più creativa e fresca di questa? La coppia che, insieme e con complicità (magari anche con un bel sottofondo musicale per rendere il compito più piacevole – visto che per la gran parte degli individui non lo è, non importa quanto smaglianti siano i sorrisi dei modelli pagati per gli spot) pulisce i vetri di casa e poi, dopo essersi goduta una piacevole osservazione astronomica, si congratula vicendevolmente per il lavoro svolto insieme, magari anche sugellando il tutto con un bacetto o abbraccio.

Ecco che ci si sarebbe liberati immediatamente dell’ovvia stereotipizzazione di genere e si sarebbe creato un video meno banale, meno “visto e rivisto”.
Ma Quasar ha deciso che…No, bisognava puntare al rappresentare la donna come interessata e coinvolta personalmente (ed esclusivamente) nella pulizia! Perché è proprio di queste immagini che abbiamo bisogno, vero? Dai, che si può far di meglio!
Insomma, grazie anche a te di nulla, Quasar!

Prima che mi dimentichi, ma qui vorrete perdonarmi perché è principalmente il mio gusto personale a parlare (dunque non posso escludere a priori che qualcuno possa pensarla diversamente), voglio aggiungere che qualche punticino in negativo, allo spot, mi verrebbe spontaneo assegnarlo anche solo per la terribile canzoncina di sottofondo – che, però, di contro, è forse l’unica cosa che può donare un non so che di memorabile a uno spot che, a conti fatti, ripropone gli schemi di mille altri, risultando di una banalità inaudita e donando un’immagine insulsa e per nulla distintiva al prodotto.


SEGNALAZIONE E COMMENTO

L’espressione dell’opinione relativa agli spot – spesso più della segnalazione degli stessi – può essere cruciale e determinante nello stimolare i marchi a muoversi verso una direzione pubblicitaria diversa, più progressista e socialmente responsabile. Poiché l’unione fa la forza, come diversi casi hanno in passato dimostrato, invito tutti a prendersi il tempo per lasciare commenti sulle pagine ufficiali e/o inviare email ai marchi interessati. A seguire, i dati per lo spot menzionato nell’articolo:

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