Rinazina: Libertà (Anche dagli Stereotipi) in un Respiro

Ogni tanto ci vuole un buon esempio, non trovate? Una bella boccata d’aria fresca nel bel mezzo dello smog stereotipato delle solite pubblicità. Perciò, questo sabato lasciate che giunga con una buona nuova. Se, nella stessa categoria di prodotti per contrastare i sintomi del raffreddore, Vivin C e Vicks si sono dimostrati profondamente legati a immaginari stereotipati, lo stesso non può dirsi di Rinazina, che ci propone qualcosa di diverso. Vediamo insieme questa proposta.

Un genitore sta aiutando sua figlia a concludere gli ultimissimi preparativi prima di una recita, ma ecco che un fastidioso starnuto lo colpisce all’improvviso. Grazie all’aiuto di Rinazina Spray Nasale, però, il protagonista dello spot riesce a liberarsi del disagio e a godersi in piena serenità, con orgoglio (e in compagnia di quella che potrebbe essere la compagna), questo importante momento per la sua pargoletta.

A leggere la descrizione, sembrerebbe una pubblicità che non ha assolutamente nulla di speciale. E non l’avrebbe sul serio, se esistesse in un contesto pubblicitario diverso dal nostro.
A differenziare questo spot dalle decine di altri che vedono genitori in qualche modo alle prese con ambiti legati all’essere in famiglia, in particolare quando si tratta della cura dei bambini, è nientepopodimeno che il sesso della figura protagonista.

Abbiamo un uomo. Abbiamo un padre. Un uomo, padre, che non è impegnato a guidare, esplorare il mondo o degustare birra, né a struggersi nel letto come se il raffreddore fosse una catastrofe come poche altre o a essere una presenza passiva e invisibile tra le mura domestiche o nell’ambito familiare.

Quest’uomo ci viene mostrato come attivamente interessato e coinvolto, in modo naturale e ben disposto, nella vita di sua figlia. Ci viene mostrato esprimere chiaramente il suo amore, senza riserve, con gesti d’affetto. Non si tratta di una presenza aliena all’essenza familiare in senso stretto, bensì di una figura direttamente partecipe.

E, come avviene per la gran parte delle persone, a prescindere dal sesso, naso chiuso e raffreddore sono, per il nostro protagonista, un intoppo qualsiasi da affrontare con tranquillità e risolutezza – alla faccia delle dichiarazioni della causa farmaceutica Merinari, secondo la quale (va ricordato per la sua assurdità, in special modo considerando la provenienza della dichiarazione), al contrario che per le donne, il raffreddore sarebbe una vera catastrofe per gli uomini, ridotti a degli stracci impediti.

Rinazina

Rinazina riesce, con uno spot semplice e che ben comunica l’efficacia del prodotto (elemento che dovrebbe essere di priorità per qualsiasi marchio), a remare contro ben due stereotipi di genere che altri spot continuano a proporre: dice BASTA agli uomini stesi a terra – e bisognosi delle cure di mogli – dal raffreddore, e dice NO alla madre come unica figura genitoriale che si interessa dei bambini, si prende cura di loro e spende con loro momenti di complicità. Abbiamo bisogno di vedere più di queste immagini!
(Aggiungo anche, come piccola ciliegina sulla torta, il fatto che la figlia non sia vestita da principessa, ma abbia un costume privo di connotazione di genere intesa. Insomma, sappiamo che c’è chi non si risparmia neppure con questi elementi).

In conclusione, qui la promozione ci sta tutta, e ogni tanto fa davvero bene vedere uno spot che si distingua dagli altri. Mi raccomando, se vi capita di avere il naso chiuso, considerate l’idea di acquistare Rinazina Spray Nasale!

Alla prossima e occhio agli spot!!


 COMMENTO

Discutere e diffondere consapevolezza sono punti cruciali per il progresso e il cambiamento ma, così come conta moltissimo esternare indignazione e disapprovazione in presenza di pubblicità che richiamano tali sensazioni, è importante manifestare apprezzamento per gli spot che lo meritano, così da stimolare i marchi a proseguire su un cammino di cambiamento e responsabilità sociale.

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