Settimana Enigmistica – Il Sessismo Continua a Portarci Via

Gli ultimi mesi ci hanno costrette e costretti a verificare come la comunicazione di tante aziende non sia affatto migliorata e, in alcuni casi, sia persino peggiorata. Ma finalmente qualcosa cambia grazie a…Scherzo, la solfa è identica anche per Settimana Enigmistica. Vediamo lo spot.

Una donna se ne sta beata e serena a far cruciverba immersa nelle Ande. A un certo punto viene approcciata da un lama con folta chioma arruffata. Tornata alla realtà, si trova in un salone di parrucchiere/i, in compagnia di una brillante donna-lama, che non vede l’ora di raccontarle che una certa tizia si è lasciata con non so chi. Parliamo di ‘sta schi—Parliamone.


Ricordate l’articolo dell’anno scorso? Se non lo ricordate, lo trovate qua.
Settimana Enigmistica ha mantenuto il formato di campagna divisa in due parti, una con protagonista maschile e una con protagonista femminile. Stavolta di spot ve ne mostro solamente uno per una ragione molto precisa. L’azienda ha compreso il sessismo intriso nella campagna originale in modo così profondo ed elevato da, intanto, aver lasciato del tutto invariato il video con protagonista maschile (con l’allegra oggettivazione del corpo femminile e riduzione del maschio a macchina di libidine). Però dai, guardate, l’azienda ha scelto di proporre qualcosa di diverso per lo spot con protagonista femminile. Sarà sicuramente una pubblicità rivoluzionaria, senza sessismo, senza stereotipi, fresca e divertente. Dopotutto, per la produzione esecutiva di questo nuovo capolavoro è stato scomodato, pensate, nientepopodimeno che Luchino Visconti. Non si scherza, eh. Non si scherza mica!

Settimana Enigmistica
Aria fresca, serenità e quiete…
La Settimana Enigmistica mi permette di trovare la pace anche mentre sono in attesa di fare un importantissimo colloquio di lavoro…!
AHAH! Ma vi pare, scemarelle/i? Sto solo aspettando di farmi i capelli. 😘

Finalmente niente più donna il cui relax viene disturbato dalla visione di un animale che si rivela poi essere una persona che la sta infastidendo nella vita reale. Finalmente anche la donna potrà avere una visione che ritiene piacevole. E finalmente anche la donna si ritaglia un momento di riposo nel trantran degli impegni. Ma vi pare? Scordatevelo. Parliamo di donne, mica di persone. Solo l’uomo può essere professionale e impegnato e solo l’uomo può rilassarsi manifestando apparizioni che ritiene appaganti (rigorosamente donne mezze nude che muoiono dalla voglia di lui, sia mai far credere che gli uomini possano apprezzare o desiderare altro nelle loro esistenze).

La verità è che il nuovo spot Settimana Enigmistica con protagonista femminile è, per struttura e narrativa, praticamente identico a quello precedente, con qualche differenza caratterizzata unicamente dagli stereotipi sessisti che si è scelto di promuovere. Il capretto-figlio maleducato e impedito che tratta sua madre come fosse una schiava ha passato il testimone all’amica-lama petulante e frivola, che viene ridicolizzata per il suo aspetto. L’ambientazione domestica passa il testimone a un salone da parrucchiera, e la mamma casalinga diventa la donna che decide di dedicare il suo tempo all’estetica (e che, per chi ha notato il dettaglio della fede – bisogna farci caso – è anche moglie di qualcuno). Già immagino lo staff di Settimana Enigmistica che si spreme le meningi. “Eh, ma se non sta a casa…dove mai potrà stare?”. Tra le opzioni considerate immagino anche SPA, centro per abbronzature, estetiste/i, lezioni di yoga. “Siaaaamo doooonne, oltre alla casa c’è…boh, a malapena qualcosa. Ci penso dopo la ceretta.” Vi piacerebbe, eh? E invece ci sono un sacco di cose, anche se vi ostinate a non rappresentarle.

Settimana Enigmistica
L’unica cosa piacevole, rilassante e intelligente dello spot: questo BELLISSIMO LAMA. Amatelo.

Se nel precedente spot Settimana Enigmistica l’elemento di stereotipo era nella scelta di presentare la donna come casalinga a disposizione dei capricci del figliolo, in contrapposizione con l’uomo proposto come figura professionale e proiettata all’esterno, qui lo stereotipo riguardante la figura femminile è duplice. Da un alto abbiamo quanto accennato prima, ossia la scelta di collocare la protagonista in un ambiente che comunichi il suo interesse prioritario per il proprio aspetto e dall’altro abbiamo la decisione di dar vita alla vera e propria incarnazione di un diffuso stereotipo della femminilità; quello della donna vanesia e sciocca, che non la smette mai di parlare e che parla soltanto di affari altrui e altre sciocchezze inutili. Oh, lo sapete quanto sono diffusi questi stereotipi. Dall’idea che la donna sia, praticamente per natura, fissata con la sua apparenza (quanto culturalmente ciechi bisogna essere per non notare che le bimbe vengono educate a esserlo già a partire dai giochi per loro proposti?), all’immaginario della donna chiacchierona, che gli altri (specie gli uomini, e ancor più spesso fidanzati e compagni) non sopportano e vorrebbero mettere a tacere. Tutti stereotipi con radici sessiste, che Settimana Enigmistica ha confermato di abbracciare e supportare, insieme all’idea che gli unici desideri maschili siano quelli legati al sesso (buffo come la stessa struttura culturale supporti sia l’idea degli uomini come trogloditi senza cervello che quella degli uomini come uniche persone adatte ad avere potere, eh?).

Continua a valere anche per questa nuova pubblicità la discrepanza rappresentativa che riguarda l’aspetto dei due sessi. L’uomo resta sempre il tizio qualunque, sovrappeso e barbuto1, mentre lei è una bellissima donna, perfettamente aderente agli attuali canoni di bellezza femminili, molto magra e truccata di tutto punto. Diverso è il trattamento dell’amica, essendo la ridicolizzazione del suo aspetto, ahimè, ennesima pessima parte integrante dell’interezza della comunicazione.

Settimana Enigmistica
Manuuuuu! Cioè, maa non esiste proprio!
È successa una cosa sconvolgente, a tratti allucinante! Giampi e Silvia si so lasciati!
(rende anche senza conoscere il riferimento, ma conoscerlo aiuta 😁)

In chiusura, vale la pena di ricordare che queste pubblicità vorrebbero promuovere un prodotto con grande potenziale positivo, che permette di tenere la mente in esercizio e migliorare le capacita mnemonica (ti interessa, Argentero?). La butto lì, eh. Forse far qualche cruciverba una volta ogni tanto potrebbe far bene a chi si occupa dell’aspetto pubblicitario di Settimana Enigmistica. Già che c’è, sarebbe bello se ci desse dentro anche chi crea le vignette, visto che di sessiste se ne trovano in abbondanza. Quanto sarebbe bello, quanto sarebbe coerente e quanto sarebbe rinfrescante, se lo spot di un magazine simile sprizzasse di creatività e intelligenza? E quanto è atterrente e triste che sia invece stracolmo del contrario?

Se volete dire la vostra all’azienda, i link li trovate in fondo.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot!


SEGNALAZIONE E COMMENTO


1 Lo specifico sempre, per scrupolo, ma ovviamente non c’è nulla di male nell’avere l’aspetto come quello dell’uomo dello spot. La specifica è unicamente finalizzata e enfatizzare il doppio standard rappresentativo quando si tratta dei due sessi.

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