Chanteclair Si Tiene Ben Stretti gli Stereotipi di Genere

Con tutt’altro che piacere, ho avuto modo di trovare un altro membro che entra a far parte, di diritto e con prepotenza, della già stracolma categoria delle pubblicità di prodotti per la pulizia che targetizzano specificatamente il pubblico femminile.

Facciamo insieme un applauso a Chanteclair per lo spot della sua linea Vert!

L’inizio della pubblicità vede un ragazzino pimpante tornare a casa dalla scuola annunciando “Mamma, sono a casa!“. Dopo aver osservato la donna in questione accogliere il pupo, possiamo assistere al suo utilizzo della linea Vert di Chanteclair per pulire accuratamente piatti e superfici.

Le scelte contenutistiche dello spot fanno sì che Chanteclair si proclami sostenitrice dei più classici stereotipi di genere che vogliono la cura della casa e dei bambini come appannaggio esclusivo della donna di casa.

Chanteclair VertA nessuno degli spettatori casuali dello spot, infatti, salterà per la testa di pensare che la donna possa essere una madre single (ipotesi che può balzare per la mente solamente esercitando una forzatura volta a cercare attivamente potenziali alternative). E non è certo così che è stato inteso lo spot.
Si è portati a pensare e a dare per scontato – e viene facile, trattandosi di un immaginario fortemente indotto e storicamente rinforzato – che sia la donna (la mamma) ad accogliere il bambino e a occuparsi delle pulizie in quanto il padre è fuori casa per lavoro.

Potremmo pensare che Chanteclair non potesse fare di peggio, in quanto a rappresentazione dei ruoli di genere.

E invece di peggio lo fa. Come? Con un altro spot. Date un’occhiata.

Indossando una maschera di finto progressismo (che non prenderebbe in giro neppure i più ingenui) caratterizzata dalla presenza di soggetti maschili, anche con questo spot – o forse ancora di più con questo spot – Chanteclair stringe la mano agli stereotipi di genere, accogliendoli, abbracciandoli e pubblicizzandoli.

Le donne che vediamo usare i prodotti sono alle prese con:
– Cucina
– Bambini
– Pulizia
E gli uomini che fanno? (Solo  i primi utilizzano un prodotto Chanteclair, peraltro)
– Sgrassano la superficie di un auto.
– Si divertono in macchina con gli amici.
– Cantano sotto la doccia.

Chanteclair si impegna a sottolineare gli stereotipi di genere (sia maschili che femminili) con una forza e una chiarezza disarmanti, al punto che vien quasi da ridere nell’osservare l’ovvietà delle scelte…
Come si potrebbe fare di meglio?
Estremamente semplice, cara Chanteclair. Sarebbe sufficiente – d’accordo, questo forse non è necessariamente semplice – credere nel progresso, nell’importanza della parità tra i sessi, nell’infinito spettro di capacità delle donne e degli uomini al di là di immagini culturalmente e socialmente imposte. Una volta coperto questo primo punto, basterà assumere un pubblicitario creativo in grado di sviluppare spot che comunichino un’inclusività di utilizzo non basata su ruoli di genere, che vanno necessariamente superati per il bene di tutti.

Per ora, la conclusione è che gli spot Chanteclair (sia della linea Vert che dello sgrassatore universale) sono bocciati IN TOTO.
Si tratta di pubblicità che portano il marchio a connotarsi come esplicito nemico dell’uguaglianza di genere e alleato di maschilismo e stereotipi che influenzano negativamente e in modo costante la nostra società.


SEGNALAZIONE E COMMENTO

L’espressione dell’opinione relativa agli spot – spesso più della segnalazione degli stessi – può essere cruciale e determinante nello stimolare i marchi a muoversi verso una direzione pubblicitaria diversa, più progressista e socialmente responsabile. Poiché l’unione fa la forza, come diversi casi hanno in passato dimostrato, invito tutti a prendersi il tempo per lasciare commenti sulle pagine ufficiali e/o inviare email ai marchi interessati. A seguire, i dati per lo spot menzionato nell’articolo:

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