Inasprimento degli Standard Pubblicitari Inglesi – No agli Stereotipi di Genere

Una splendida notizia dal panorama internazionale, e nello specifico da quello del Regno Unito.
L’Advertising Standards Authority ha sancito che entro l’anno prossimo entreranno in vigore nuove normative volte a reprimere fermamente campagne pubblicitarie rappresentative di stereotipi di genere.
L’ASA, che negli scorsi anni si è già adoperata con impegno e costanza per bandire spot caratterizzati da oggettivazione e sessualizzazione gratuite, ha dichiarato che le pubblicità che applicano e rinforzano gli stereotipi di genere “esercitano un impatto sugli individui, sull’economia e sulla società“.

Rappresentazioni che rinforzano visioni stereotipate e all’antica sui ruoli di genere all’interno della società contribuiscono al perseguimento di esiti ingiusti per gli individui” sostiene il dirigente dell’ASA Guy Parker, che continua affermando che: “Sebbene la pubblicità costituisca solo uno dei fattori che producono esiti discriminatori sulla base del genere di appartenenza, l’implementazione di normative più rigide può ricoprire un ruolo importante nel combattere le diseguaglianze e portare a un miglioramento dei risultati tanto per i singoli, quanto per l’economia e la società in toto.”

L’Advertising Standards Authority ha tenuto a specificare che, in piena ragionevolezza, le nuove normative non impediranno l’eventualità di mostrare una donna che pulisce o un uomo che si dedica al fai da te, in quanto tali elementi, se non accompagnati da altri fattori, non costituirebbero un esplicito rinforzare degli stereotipi di genere. Ma ove la donna venisse rappresentata come unico membro responsabile della pulizia di uno sporco provocato dall’intera famiglia, o un uomo venisse mostrato come incapace di svolgere attività domestiche o genitoriali, scatterebbe un inevitabile e meritato ban.

Bandite dalle nuove norme ASA saranno anche pubblicità che suggeriscono e lasciano intendere che attività specifiche siano adatte unicamente a ragazzi o ragazze.

Insomma, il Regno Unito, per mezzo della sua autorità per la regolarizzazione degli standard pubblicitari, ha sicuramente mosso un importante passo avanti per quanto concerne questo ancora spinosissimo ambito.
Che ci sia speranza anche per l’Italia, il cui mondo pubblicitario è, attualmente, sostanzialmente sommerso da spot che applicano e rafforzano gli stereotipi di genere (che sia in modo plateale o in modo subdolo)?
Non ci resta che incrociare le dita, e…
Ma cosa dico? Incrociare le dita non servirà a nulla.
Non ci resta che continuare a guardare le pubblicità, esaminarle, ponderarle, parlarne e denunciarne eventuali elementi problematici.
Così facendo potremo forse contribuire, seppur in minima parte, a far intraprendere anche al panorama pubblicitario nostrano un percorso di maggior consapevolezza sociale e rispetto per le persone e le loro identità.
Se vorrete farmi compagnia in questo viaggio, mi renderete felice.


Fonte: http://www.bbc.com/news/business-40638343
Sito Web ASA: https://www.asa.org.uk/

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