The Fork – Gli Stereotipi per Ogni Occasione

Ancora servizi e ancora uomini al centro della discussione. Stavolta si tratta di un’applicazione per la prenotazione di ristoranti, proposta con tanto di testimonial noto. Vediamo un po’ la pubblicità The Fork.

Madre e figlio insieme al ristorante. Lei è stupita perché non credeva che lui si sarebbe ricordato del suo compleanno. Infatti se n’era dimenticato, perché, come ci tiene a dirci sotto forma di ammissione, tutti gli uomini si dimenticano le date importanti. Meno male che c’è The Fork, per prenotazioni all’ultimo minuto. Parliamone.


Sembra quasi assurdo che sia necessario dover parlare di questo in un qui e in un ora in cui si spererebbe che certe verità avessero guadagnato una certa ampiezza di diffusione, ma ormai lo sappiamo bene che verità non esposte e non promosse valgono niente (nel quadro sociale e culturale delle cose, almeno) in confronto alle bugie promulgate. Con buona pace di tutte le neuro-scienziate e i neuro-scienziati (e anche, diciamocelo, di tutte le semplici persone di buon senso con un background conoscitivo non troppo ridotto) del mondo.

Asserire che “tutti gli uomini si dimenticano le date importanti” e, per di più, farlo sotto forma di ammissione come se, insomma, fosse arrivata l’ora di fare i conti con questa realtà, è un bel problema. No. Gli uomini non sono per natura meno portati al ricordo. Non sono per natura, quindi in quanto uomini, più smemorati. Esistono uomini che hanno grandi difficoltà a ricordare le date, ed esistono donne con le stesse identiche difficoltà (stando alle ricerche, ricordare date e nomi è una delle task che risulta collettivamente più ardua per tutti/e – l’esperienza diretta e indiretta concorda), mentre ci sono uomini e donne che eccellono in questo frangente.

The Fork
Cioè, ma ti pare che mi scordavo del tuo compleanno? MA TI PARE??

Trattandosi di un aspetto che, al di là della disposizione base dell’individuo, necessita di nutrimento affinché le aree cerebrali preposte si sviluppino e rinforzino, le attività svolte nel corso della propria vita rivestono un ruolo importantissimo relativamente alle capacità mnemoniche. È stato teorizzato, per esempio, che il grado di memoria prospettiva e pianificazione necessario a portare a termine quotidianamente e a lungo termine attività domestiche abbia grande efficacia nell’aumentare le doti mnemoniche, facendo sì che persone con quel preciso stile di vita (quindi quasi esclusivamente donne, per ragioni culturali) si trovino a ricordare più e meglio di tante altre. Tutto questo chiaramente si affianca ad altri aspetti importanti per la memoria, tra cui quello nutrizionale, ma se consideriamo come a lungo (e ancora adesso in parte non ignorabile seppur ridotta rispetto a tempi addietro) uomini e donne hanno seguito percorsi di vita e attività rigorosamente separati e diversi, l’osservazione della prevalenza (sempre relativa) di certune capacità negli uni e di altre nelle altre era null’altro che un ragionevole prodotto socioculturale.

In generale, affermare che tutti gli uomini dimenticano le date importanti non è diverso da quel che sarebbe affermare che “le donne sono più sensibili”, “tutte le donne sognano di sposarsi”, “le donne sono incapaci in matematica”, o ancora che “a tutti gli uomini piace il calcio”. Luoghi comuni, basati su stereotipi sessisti generati e fomentati dal contesto e dallo storico culturale, normalizzati e tramandati come parte del sentire condiviso, portatori di un enorme potenziale detrimentale in quanto, a un livello raramente del tutto conscio, influenzano pensiero e agire di chi vi è esposto. Interessi, tratti di personalità e capacità non sono biologicamente determinati in base al sesso.

The Fork
Povera scema. E certo che mi so scordato! Sono un uomo! Un maschio della specie. Ti pare mai che possa sapere cosa significhi ricordarsi di qualcosa che non siano le formazioni di centoventi squadre di calcio, tutte le aziende automobilistiche mondiali e le marche di birra più prestigiose?

Presentando il luogo comune come ovvio, naturale e immutabile, lo spot fa automaticamente qualcos’altro. La trasformazione in verità condivisa di una bugia – il fatto che gli uomini manchino per propria intrinseca natura della capacità di fare alcune cose (qui ricordare le date, ma ricordo che numerose persone italiane di tutte le età sono convinte che gli uomini non siano incapaci di svolgere le faccende domestiche; curioso che anche questa sia un’incapacità di comodo) – diviene una scusante, una giustificazione, un mezzo per portare l’acqua a quel mulino in cui scorre la beatitudine di sapere di non doversi sentire responsabili delle proprie personali mancanze. La bugia giustifica il fatto che il protagonista dimentichi tutte le date importanti (è un uomo, non può fare altro che dimenticare) e l’azienda propone un modo per ovviare alle problematiche che la dimenticanza può causare – prenotazioni all’ultimo minuto. Vi aiutiamo noi, così non dovrete beccarvi le ire o i musi lunghi di quelle cattivone di madre/moglie/fidanzata che non sanno che non potete farci niente e che è tutta natura.

In questo senso, il messaggio inviato dall’esposizione a comunicazioni di questo tipo è un invito alla piena arrendevolezza (di convenienza, consapevole o meno che sia) a una fittizia realtà dei fatti per cui il proprio essere uomini renderebbe inevitabili certune incapacità. L’applicazione The Fork viene proposta come metodo per riempire i buchi creati da questi inesistenti handicap naturali, ma una volta che suddetti handicap vengono presentati come parte integrante e naturale del sesso maschile, ne consegue l’idea che vadano in quanto tali accettati, compresi…giustificati. Non è che una delle espressioni del concetto del “son ragazzi” – o boys will be boys, se preferite, applicata agli uomini. Sono uomini, è normale che dimentichino, che non si interessino a queste cose, che non ci pensino. A quel punto il problema diventa di chi se la prende, chi ha da ridire, chi non approva (dunque spesso e volentieri le donne in qualità di persone che si trovano a interagire più o meno intimamente con questi uomini). Vale la pena di notare il fatto che la presunta smemoratezza degli uomini è sottolineata e percepita come ovvia SOLO quando si parla di anniversari e compleanni. Nessuno troverà strano che un uomo abbia memoria di ferro per ricordare qualsiasi altra cosa, specialmente se si tratta di cose culturalmente percepite come “da uomo”. E questo ci parla molto chiaramente.

The Fork
Ciao, uomini. Lo sapevate? Un sonno sufficiente e di qualità è chiave per imparare, memorizzare e consolidare i ricordi, specialmente quelli legati alla memoria dichiarativa (quindi il “cosa” sappiamo o ricordiamo – proprio la memoria per il ricordo di nomi, luoghi, date, insomma).

Potrà dirvelo lo spot The Fork con la voce del suo testimonial famoso, potranno dirvelo vostro padre o il vostro compagno, potrete sentirlo dire a un amico, potrete ricordare di averlo detto voi stessi. Non importa quante volte l’abbiate detto, sentito dire oppure distrattamente pensato: resta una bugia. Resterebbe una bugia anche se ne fossimo consapevoli solo io e l’impiegata delle poste sotto casa, mentre tutte le altre persone se la fossero bevuta. Se alla lettura ci sono uomini (vale anche per donne, chiaramente, ma nessuno è incoraggiato a percepire il problema come caratteristica naturale della femminilità, quindi è d’uopo rivolgersi agli uomini in primis) con difficoltà di memoria ai quali vorrebbero cercare di porre rimedio invece di accodarsi alle giustificazioni da essenzialismo biologico, Internet permette di trovare molto facilmente esercizi efficaci per allenare la mente e rinforzare la memoria. In più, tanto riposo, quanto meno alcol possibile, vitamina D, esercizio! Per chi, uomini e donne, non ha voglia o possibilità di alterare stile di vita ed esercitare la mente o chi non riesce a migliorare nonostante l’impegno o chi ha mancanze sopraggiunte per l’età, le notifiche del calendario sono preziose alleate!


The Fork
Fratelli! Sapevate che basta una diminuzione di idratazione cerebrale di appena il 2% per ridurre memoria, attenzione e capacità cognitive? Gli effetti della disidratazione possono persino arrivare a somigliare a quelli della demenza. Altro che compleanni! BERE MOLTA (acqua – alcol solo per chi desidera l’effetto opposto).

Per concludere, ritengo che quanto accaduto con questa pubblicità sia un enorme peccato anche perché, essendo le date il punto debole di una quantità enorme di persone, puntare su questo tipo di dimenticanza per costruire la narrativa dello spot di The Fork non era affatto una cattiva idea. Se solo si fosse evitato di appellarsi allo stereotipo…Così esplicitamente, poi. Ci tengo a quell’esplicitamente perché, a onor del vero, poiché viviamo in un contesto in cui quanto affermato è ancora luogo comune condiviso, il messaggio sarebbe passato similmente anche se il testimonial non avesse aperto bocca. Avergliela fatta aprire per dire QUELLO è quindi un’aggravante non da poco, che crea quasi un effetto di ridondanza. Pur impossibilitata a rimuovere del tutto il messaggio, l’assenza della frase avrebbe però almeno tolto di mezzo l’elemento di rinforzo esplicito. Ideale sarebbe stato optare per una figura femminile e ricreare una scena simile – senza frasi sciocche, ma solo con quelle utili a promuovere l’utilità dell’app per le persone smemorate, si intende.

Se anche voi non avete apprezzato la pubblicità The Fork, potete scrivere all’azienda facendo riferimento ai link qui in basso.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot!


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