Connettivina Bio – Mai Trascurare gli Stereotipi

Con l’articolo di oggi vi porto un esempio di comunicazione stereotipata che più chiaro non si può. Vediamo un po’ cosa ci offrono gli appena 15 secondi dello spot Connettivina Bio attualmente tornato in onda (originariamente dell’anno scorso).

Un taglio? Può capitare. Mai trascurare. Queste rime ci deliziano mentre una donna felicissima prepara da mangiare nella sua cucinetta, parlando al telefono. Attenzione anche alle infezioni ad alto rischio, ci ricorda il narratore, mentre ci vien mostrato un uomo impegnato con serietà in lavoretti fai da te, circondato da seghe e altri attrezzi. Parliamone.


Con tutta onestà, lettrici e lettori, quello dello spot Connettivina è un caso per cui non c’è neppure bisogno di tenere gli occhi aperti ed essere attente/i a dettagli e sfumature di narrazione. La stereotipizzazione è talmente palese che con un accenno di guida di lettura persino chi non si è mai approcciato al tema riuscirebbe a notarla.

Connettivina Bio

Ciononostante, sebbene sia sufficiente la scelta rappresentativa del contesto consegnato a ciascun sesso (lei in cucina, lui a smanettare con attrezzi) a rendere la pubblicità aderente agli stereotipi sessisti, chiunque abbia partorito quest’opera ha pensato bene di infilarci anche ulteriori dettagli che vanno a peggiorare la natura generale della comunicazione. Grazie.

Avete notato che lo sfondo della scena con lei è rosa mentre quello con lui è blu, per esempio?
Avete notato che, dall’abbigliamento a ciò che la circonda, la donna è immersa in colori chiari e luminosi mentre l’ambiente di lui è caratterizzato da toni scuri e decisi, con l’unica luce generata dal riflesso sulla lama della sega?
Avete notato che nel menzionare tagli accidentali con la figura femminile la vediamo metter mano a fornelli e pietanze intanto che se ne sta a parlare allegra e spensierata al telefono, mentre invece lui è serissimamente assorto nelle sue attività? Ma che intelligentona frivolona che sembra lei. Ma che tosto professionale che sembra lui. Con lui niente più rime, niente più sorrisi, niente più distrazioni. Evidentemente anche quelli son femminili, come il rosa.

Connettivina Bio
“Sì tesò. Insomma, ti stavo a dì. Meno male che m’hanno messo lo sfondo rosa. Metti che mi piazzavano un colore da maschio. Cioè, ci pensi? Ti pare? E chi usciva più di casa? Na vergogna!”

Insomma, nel consigliarci di non trascurare tagli e ferite, l’azienda si assicura di non trascurare gli stereotipi e di imboccarcene una bella cucchiaiata. Per evitare l’effetto finale non può essere sufficiente togliere l’accostamento rosa/blu-donna/uomo, né il contrasto tra la frivolezza di lei e la serietà di lui. Questo perché in ogni caso permarrebbe evidente il messaggio che associa il tavolo da cucina alla donna e quello da lavoro all’uomo; con la chiara allocazione dei ruoli. Risolvere senza alterare gli scenari (sebbene quelli che aprono la possibilità al ferirsi siano potenzialmente numerosissimi – tanto nel lavoro quanto nel vivere quotidiano) sarebbe possibile optando per: inversione dei sessi negli scenari, utilizzo di una o due persone dello stesso sesso per entrambi gli scenari (uomo in cucina e uomo con attrezzi o donna in cucina e con attrezzi) oppure utilizzo di un uomo e una donna insieme in entrambi gli scenari (dopotutto le persone non sono mostrate mentre si tagliano né in procinto di farlo, quindi non sarebbe necessario aggiungere specifiche di quel tipo, ma semplicemente collocare lì i soggetti).

Connettivina

In conclusione, con questa pubblicità Connettivina va, ahinoi, a proporre una comunicazione antiquata e retrograda, arrivando ad associare colori, atteggiamenti, attività e ambienti ai sessi, in completa concordanza con quelli che sono i più tradizionali stereotipi patriarcali. Mi auguro di cuore che l’azienda scelga presto di cambiare rotta e proporre spot in grado di raggiungere più persone e che lascino dietro sé questi schemi mentali limitati e limitanti.

Se volete dire la vostra all’azienda, trovate i link qui in basso.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot.


SEGNALAZIONE E COMMENTO

L’espressione dell’opinione relativa agli spot – spesso più della segnalazione degli stessi – può essere cruciale e determinante nello stimolare i marchi a muoversi verso una direzione pubblicitaria diversa, più progressista e socialmente responsabile. Poiché l’unione fa la forza, come diversi casi hanno in passato dimostrato, invito tutti a prendersi il tempo per lasciare commenti sulle pagine ufficiali e/o inviare email ai marchi interessati. A seguire, i dati per lo spot menzionato nell’articolo:

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