Cose da Femmine? Emme Edizioni ci Ripensa

Oggi vi porto buone nuove!
La storia inizia un paio di giorni fa, quando la gentilissima Jeannette, mi ha segnalato una particolare dicitura sulla copertina di un libro. Tutto merito di sua figlia, che ha già sviluppato uno sguardo attentissimo e le ha fatto notare un certo dettaglio. Ma vediamo questa copertina.

Tre Passi - Cose da Femmine

Non mi è riuscito di trovare la sinossi della storia del libricino, ma quel che possiamo scoprire osservando titolo e copertina è che tratta di una principessa e di una mela, che figurano anche un gatto e un principe innamorato, e che il colore scelto per rappresentare questo filone è il rosa. Tra quanto immediatamente evidente, dunque, ci sono già tre elementi di codifica stereotipata al femminile, insieme: il colore rosa, una principessa come protagonista, l’amore come tema. Il cuore della questione, però, è il quarto dettaglio: il bollino. Approfondiamo.


La Principessa e la Mela è uno dei 95 libri parte della collana Tre Passi edita da Emme Edizioni. A seconda del genere che caratterizza le storie, i libri sono suddivisi in categorie distinguibili per mezzo di un bollino sulla copertina. Le categorie presenti sono: da ridere, animali, magia, da brivido, dino mania, 100% avventura e…cose da femmine. E che genere sarà mai, questo “cose da femmine”?

Ho sfogliato il catalogo per individuare i testi relegati a questa categoria che, unica a farlo, esplicita apertamente il target sesso-specifico dei racconti. Vi lascio ai titoli così che possiate iniziare a valutare a colpo d’occhio:

Avrete capito la questione, insomma. Come stereotipi comandano, queste famigerate “cose da femmine” sarebbero un minestrone di principessaggine, con condimento di mogli e spose. E se un paio di testi sembrano voler incentrarsi sui temi della crescita, la maggioranza riguarda l’amore. Nessun altro dei libri parte della collana Tre Passi tratta di amore; è prerogativa della categoria “Cose da Femmine”. Il messaggio inviato risulta dunque essere il seguente: storie che riguardano principesse o che trattano il tema dell’amore sono di interesse femminile (ciò nutre l’aspettativa per cui a una femmina dovrebbe interessare di queste questioni) e questo famigerato amore non è mai, in nessun caso, accettabile come interesse maschile.

C’era ben poco di salvabile in questa triste scelta della casa editrice. Ecco perché ho deciso di scrivere e porre le mie perplessità direttamente alle persone interessate. E ora arriviamo alla bella notizia. La risposta di Emme Edizioni (parte del Gruppo Elemond, che comprende anche Edizioni EL ed Einaudi Ragazzi) non si è fatta attendere. Sebbene non sia mancata la giustificazione dell’intento come ironico e non compreso come tale, preferisco dare più importanza al resto. Cito le parole dell’addetta alla stampa di Edizioni EL, De Giovanni:

Lei ha perfettamente ragione e se conosce un po’ il nostro catalogo sa che la pensiamo esattamente come lei. Abbiamo già provveduto a modificarlo (il bollo): nelle ristampe questi libri verranno pubblicati con una diversa dicitura. Per quelli ancora in circolazione non possiamo fare niente. Grazie in ogni caso per la segnalazione.

Come potete vedere, al di là di quanto bonario potesse ritenere il proprio intento (e non dovrebbe stupirci che fosse davvero così), la casa editrice non ha esitato né faticato a riconoscere la validità della critica mossa a questa scelta di pubblicazione. Ancor più importante, stando a quanto comunicato, la modifica è stata attuata praticamente su base immediata ed è solo questione di tempo affinché divenga possibile vederla riflessa sugli scaffali.

Grazie quindi a Emme Edizioni/Edizioni EL per la professionalità e la prontezza. E, a monte, grazie infinite a Jeanette e a sua figlia, senza le cui segnalazioni questo risultato non sarebbe stato ottenuto! Spero di cuore che, come altre buone notizie in questo ambito, questa vicenda faccia comprendere il valore concreto che può avere utilizzare due minuti del proprio tempo a contattare direttamente aziende, brand ed esercizi per esprimere le proprie perplessità, preoccupazioni o critiche. La voce di chiunque di noi può essere determinante. Ricordiamocelo!

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot!

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