Protezione Stereotipi con Credem Banca

Ricordate il non troppo vecchio (nel 2017 era ancora in onda) spot Vivin C che promuoveva il prodotto ironizzando sullo stereotipo della diversa reazione ai sintomi influenzali da parte dei due sessi? Se non lo ricordate…ricordatelo. Perché? Perché Luigi mi ha gentilmente segnalato una pubblicità basata sulla stessa identica narrazione. Il Gruppo Menarini di Vivin C se l’è buttata alle spalle e Credem Banca l’ha raccolta per pubblicizzare il suo piano Protezione Salute Facile su Facebook. Vediamo l’immagine.

Credem Banca

La pubblicità ci mostra una donna con una considerevole febbre perfettamente serena e controllata mentre, ragionevolmente, contatta il suo medico, e un uomo preoccupatissimo e tutto bardato nonostante non abbia la febbre. Il riferimento al noto luogo comune – che come allegra conseguenza viene mantenuto vivo – è evidente. Per evitarlo sarebbe stato sufficiente presentare un confronto diverso: tra due uomini, tra due donne o tra un uomo e una donna, ma a parti invertite (in questo caso non si sarebbe rinforzato alcun immaginario stereotipato, perché non esiste il luogo comune della donna che reagisce in modo esagerato e sproporzionato ai sintomi influenzali).

Questo tipo di stereotipo è particolarmente lesivo perché fomenta idee negative che intendono supportare uno specifico stato delle cose. L’uomo, che in qualsiasi altro contesto è rappresentato come stoico e in controllo di tutto, diventa un indifeso e fragile quando si tratta della propria salute (avrebbe bisogno di essere accudito). La donna, invece, che è rappresentata come in controllo solo quando si tratta di pulire e cucinare (mentre per il resto è in preda alla qualsiasi, dipinta come emotivamente instabile e accusata di essere esagerata in TUTTO) non può perdere tempo ed energie a preoccuparsi troppo della propria salute, perché ha altro da fare – soprattutto per gli altri – col suo mitologico multitasking. Insomma, la reazione “migliore” delle donne non è affatto volta a comunicare superiorità; è solamente funzionale a indicare il ruolo femminile inteso come ideale, in rapporto a quello maschile, nella preservazione dello schema tradizionale.

Certo, potremmo dire che già è qualcosa che Credem Banca abbia fatto chiamare il medico al personaggio maschile, però. Le cose sarebbero potute andare decisamente peggio (avrebbe potuto chiamare mamma o moglie, o ancora starsene solo lì in disperazione avvolto dalle coperte in attesa di essere salvato).

Già che ci siamo, tanto per ribadire quello che dovrebbe essere ovvio ma non lo è anche grazie a pubblicità come quella Credem Banca, al di là di aneddoti personali che non fanno testo, la percezione dei sintomi influenzali e della loro gravità non è determinata dal sesso ed è correlata a caratteristiche individuali, sia fisiche che psicologiche. Le donne non sono delle supereroine che sbrigano millemila faccende con la febbre a novanta (vi piacerebbe, eh?), e gli uomini non sono cuccioli indifesi che si sentono morire con la temperatura a 37.

Se la pubblicità non piace neppure a voi e volete dirlo a Credem Banca, trovate qui il link (preparatevi ai commenti brillanti di chi ha deciso che la donna è cinese e ironizza sul virus).

Precedente Findus Continua a Prendersi Cura degli Stereotipi Successivo Euronics - Per Lui o Per Lei?