Beretta, Meno Stereotipi in Ogni Ricetta

Dopo aver iniziato l’anno con una nota che più negativa difficilmente si può, ho voglia di proporvi una buona pubblicità, almeno nei termini dei temi del blog. E lo faccio con una certa gioia, perché avevo parlato di questo marchio – Beretta – quasi due anni fa, e non in positivo. Guardiamo lo spot!

Un altro spot con un uomo in casa, che cucina e passa tempo con suo figlio. Proprio così. Certo siamo ancora distanti dal pareggiare il rapporto della rappresentazione dei sessi in questo campo, ma è innegabile che negli ultimi tempi pubblicità di alimenti et similia con protagonisti uomini stiano aumentando. Posso dichiarare con certezza che quando ho aperto questo blog la situazione era molto diversa. Tuttavia, c’è una caratteristica chiave che quasi tutti gli spot (di prodotti di questo genere) con uomini protagonisti hanno in comune e che non agisce come contrastante degli stereotipi, bensì se ne prende cura. Ma non è il caso dello spot Beretta. Proprio no. Questo spot è anti stereotipi sui ruoli, in tutto e per tutto. E non posso che compiacermene.


Chi ha familiarità con i miei commentari sugli spot sa già a cosa mi riferisco quando parlo della caratteristica solo fintamente sovversiva che quasi tutti gli spot domestici centrati su protagonisti condividono. Per chi non ha familiarità…mi riferisco al fatto che quando l’uomo viene rappresentato come padre e casalingo tende a essere comunicato come single, in assenza di compagna e, pertanto, costretto a svolgere quelle attività. Cosa che non avviene quando è la donna a rivestire i ruoli di madre e casalinga; il tassello “moglie” e donna di famiglia è contorno immancabile.

Beretta
Facciamo fare quattro salti in padella agli stereotipi, va’.

Una bella noia, nella valutazione. Perché per quanto ritenga che sia d’aiuto vedere figure maschili svolgere attività ingiustamente associate al sesso femminile, resta il fatto che il quadro generale continua a mandare il messaggio sottilmente (e neppure tanto) sotteso per cui “è solo perché una donna non c’è”.
Ma Beretta ha scelto di non aderire a questa formula di comodo, del colpo sia alla botte che al cerchio, e ha detto no agli stereotipi in tutto e per tutto.

In un’atmosfera tanto pratica quanto gioiosa, padre e figlio si dedicano alla preparazione del pasto. Il fatto che l’uomo sia a suo agio nell’ambiente domestico, tra i fornelli, è elemento chiarissimo. E non è un marito, stavolta, che torna a casa dal lavoro a trovar pronto da mangiare, bensì la compagna del protagonista. Il tutto si conclude con una bella immagine di famiglia, con tutti seduti a tavola, pronti a gustare serenamente il pasto.

Esporre il pubblico a immaginari di questo tipo, che corrispondono all’effettiva realtà di diverse famiglie italiane, è fondamentale per due ragioni: a) contrastare la prevalenza dell’idea che ancora domina il pensiero culturale diffuso, per cui l’uomo porta la pagnotta e la donna si occupa di casa e famiglia (e che così debba essere), conducendo a una più giustamente variegata presentazione delle realtà familiari e b) offrire un quadro visivo estremamente sottorappresentato, la cui sottorappresentazione è, a mio avviso, causa del rinforzo dello stigma che colpisce i casalinghi (a quanto pare il lavoro domestico è fantastico e cruciale solo se lo svolgono le donne, mentre demascolinizzerebbe gli uomini…) e le donne che lavorano senza essere anche casalinghe (pare che il lavoro femminile venga esaltato e incoraggiato solo se la lavoratrice in questione poi si fa carico anche del lavoro domestico; mentre lo stesso non si richiede al compagno, ove presente).

Beretta
Ritratto raro di esemplare di donna di rientro da lavoro, accolta da figlio e marito, con tanto di pasto in tavola. Olio su tela.

Questo è quanto. Mi auguro che questo spot Beretta abbia colpito positivamente anche altre persone. Avrò cura di comunicare a Beretta cosa penso dello spot, sperando che possa incoraggiare l’azienda a non tornare sui propri passi, ma continuare a esplorare la varietà delle esperienze familiari e domestiche del nostro paese. Se avete voglia di lasciare un messaggino all’azienda, potete scrivere a questo indirizzo.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio agli spot.

Precedente Registratore di Stereotipi Barbie Successivo Eureka Sì, Ma Non Troppo