Tanya, la Stereotipata Fashion Doll Italica

Conoscete Tanya? Come, non conoscete Tanya? E dai, allora, ve la faccio conoscere io, questa meraviglia italica attualmente di proprietà di Giochi Preziosi.

Tanya

Tanya, che nella sua più recente incarnazione è una spumeggiante fashion blogger (quanto siamo all’avanguardia!) è, sostanzialmente, la Barbie Made in Italy, sul mercato nientepopodimeno che dagli anni ’70. Che la sottoscritta l’abbia scoperta solo ora ci parla forse della notorietà di Tanya, forse dell’infanzia della sottoscritta, o forse di entrambe le cose, ma non è questo che ci interessa.


Perché ho trovato così interessante Tanya, nonostante sia a malapena distinguibile dalle decine di altre serie di bambole dello stesso tipo, della categoria cosiddetta delle “fashion doll” (tutte con in comune fattezze al contempo umane e profondamente innaturali e artificiose)? È presto detto. L’interesse si è acceso quando ho dato uno sguardo all’attuale offerta di prodotti della serie Tanya. Mentre la più famosa creazione Mattel ce la sta mettendo tutta per attirare rinnovati consensi convincendo i pubblici di star abbattendo gabbie, mentre si limita ad allargarle appena appena furbescamente (non mi fregherai mai, Barbie sovrappeso, bassa, sulla sedia a rotelle, col burqa e allo stesso tempo dalle fattezze di Frida se fosse stata anoressica e con gli occhi orribilmente truccati mentre va sulla luna), diciamo che il mondo di Tanya non fa neppure finta di essere variegato. E il problema non è neppure strettamente quello, bensì il modo in cui è limitato.

Tanya, che a quanto pare lavora come fashion blogger, massima aspirazione carrieristica femminile dei nostri tempi accanto a influencer, è attualmente presente in 7 salse diverse, senza mai lasciare dietro sé i suoi occhi inquietantissimi.
Passando oltre alla curiosa versione Sirena, con coda per nuotare tra le onde del mare e gonna alla moda per la vita sulla terra (ci chiediamo in coro a cos’abbia rinunciato per ottenere delle gambe; a ognuno la propria risposta), troviamo le versioni correlate con il lavoro di Tanya, sebbene non abbiano nulla di lavorativo o professionale: Tanya I Love Shopping, con ben 10 accessori per consentire alla bambolozza di dedicarsi all’attività – parole di Giochi Preziosi – preferita delle ragazze (ah, l’insuperabile gioia di crescere come ragazze e poi donne in un mondo che ti fa notare costantemente che dovrebbe piacerti quel che non ti piace), Tanya Fashion, pronta per uscire con le amiche, che a me pare vestita di un orrido difficilmente superabile, ma, come avrete capito, l’ortodossia della moda non è il mio campo, e Tanya Grangala che, per distinguersi (da chi, da cosa e perché chi lo sa – non è vero, è dalle altre influencer che a loro volta si saranno impegnate per distinguersi e spiccare più di tutte nel palcoscenico-vetrina che dev’essere la vita di una donna), sceglie un elegantissimo abito color fucsia.

Ma non è finita qui! Non c’è solo moda nella vita di Tanya! NO! Giammai!
Lasciate quindi che vi presenti:

Tanya Sposa

#TanyaSposa
Giochi Preziosi ci dice che si tratta del suo giorno più importante. Quando seppelliremo questa narrativa del “giorno più importante” (e non significa che non possa essere un giorno importante; non fraintendiamo per passar tempo) sarà sempre troppo tardi. Scommetto che se Tanya diventasse la presidente della Repubblica, creasse la panacea a tutti i mali o scoprisse la porta di accesso a dimensioni alternative, quel giorno sarebbe più importante di un eventuale matrimonio, ma ehi…al solito, che ne so io?
Cosa è previsto che succeda, dopo un matrimonio, nell’Agenda della Donna Ritenuta Ideale?

Tanya in Attesa

#TanyaMomToBe
La nostra Tanya è in attesa di un bebè! Dal colore dell’oggettistica possiamo anche dedurne il sesso, perché siamo maghi e maghe cresciute in una società che inizia a imboccarci stereotipi prima ancora delle pappine. Ma magari ci sbagliamo e sarà un maschietto! Che delizia, quel bebè grande su per giù quanto la mano di Tanya. Per niente inquietante! E che meraviglia il prima e dopo, ideale per iniziare a parlare alle vostre bambine di 3 anni (il gioco è ritenuto adatto da quell’età) di sesso riproduttivo, oltre che del loro futuro Tanyoso.
E no, amisci e amisce. Non è ancora finita qui. Non può esserlo. Deve pur finire l’attesa, no? Più o meno…:

Tanya Mamma

#TanyaMomLife
Finalmente Tanya può godersi la sua meritata (?) vita da mamma. E visto che l’illuminante esperienza corporea ci era tanto piaciuta nella versione MomToBe, si è scelto di includerla pure qui. Godetevi il prima e dopo anche con Tanya che (e qui cito Giochi Preziosi) entra nel mondo delle mamme, ma non rinuncia allo stile per sé e per il suo bebè (capito, piccole frullatine? Quando diventerete mamme – e lo diventerete perché sì! – non dovrete azzardarvi a smettere di seguire i dettami estetici culturalmente incoraggiati; sennò il senso comune indicherà che state rinunciando a qualcosa di essenziale nel vostro essere femmine e, tranquille, che più di qualcuno ve lo farà notare. Io vi ho avvisate, poi fate voi). L’azienda ci da anche conferma circa il sesso del bebè, indicandoci che la confezione include 1 bebè nella pancia e 1 bimba. Eh, ma allora abbiamo proprio dei poteri magici!


Fatemi riassumere il mio punto, va’.
Quali solo quelle cose che per cui, al fine di preservare conformità con il modello socioculturalmente stereotipato e di tradizione patriarcale, è comunicato che una donna debba provare interesse? Il proprio aspetto/look, matrimonio, maternità. E basta. Il resto è optional, e se non c’è è meglio – che altrimenti si ruba tempo alla “cura di sé” (che come espressione non si riferisce alla vera cura di sé, bensì alle pratiche per agire la conformità al modello di cui sopra – l’alterazione del significato dei concetti è sempre uno dei primi step nella manipolazione atta a creare convinzioni condivise. Sappiamo con assoluta certezza che qui la tecnica ha avuto pieno successo perché è pensiero condiviso che, per esempio, una donna che non tinge i propri capelli bianchi non si curi) e alla famiglia. Sciagurate, ‘ste donne.

E quali sono le cose a cui è interessata e dedicata Tanya, una bambola pensata per le bambine (come tutte le fashion doll; sono giochi pensati e pubblicizzati come per femmine; Barbie super-iper-multi-uber-intersezionale compresa) dai 3 anni in su – ripeto: dai 3 anni in su? Il proprio aspetto/look, matrimonio, maternità. Ma che curiosa coincidenza, non trovate? Senza dubbio si tratta di una coincidenza. Certo non c’è l’intenzione di far sì che le femmine della specie inizino a familiarizzare con e interiorizzare il ruolo socialmente inteso per loro nella nostra cultura. Certo non c’è. Certo è un caso che nonostante la letteralmente infinita varietà di ruoli e situazioni in cui questa deliziorridosa bambola poteva essere rappresentata si siano scelti proprio questi. Certo, certo.

Prima di chiudere, vorrei che guardassimo tutte e tutti insieme questa serie di vecchie pubblicità Tanya.


E mentre attendiamo il ritorno di “Tanya che fa la spesa”, forza, cantiamo insieme: “Tanya cammina felice con le sue gambe”.

Alla prossima e, mi raccomando, occhio allo spot!


SEGNALAZIONE E COMMENTO

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