Vernel – Lo Stereotipo di Cui Innamorarsi

Non vogliatemene, ma mi tocca portarvi un po’ di sana noia, del tipo che solo le pubblicità possono garantire. Guardiamo insieme lo spot Vernel in onda nelle ultime settimane.

Prima di correre a inseguire anche noi la tipa blu, parliamo un attimo di questo simpatico e breve video pubblicitario.


Le ragioni per cui guardare lo spot mi ha fatto salire gli occhi al cielo sono molto semplici e probabilmente prevedibili agli occhi di chiunque abbia familiarità con il blog e con i miei punti di vista.

Gli elementi su cui voglio soffermarmi sono la figura protagonista e la narrazione che la accompagna; ossia il cuore del pacchetto comunicativo della pubblicità. Sarà tutto molto veloce e indolore. Prometto.

Dai, lo sapete che non potete resistermi. Seguitemi, fringuelli e fringuelle! Giuro che profumo!

Vediamo un po’, dunque.
Per pubblicizzare degli ammorbidenti profumati, Vernel ha scelto di usare una giovane donna che, dopo averci sorriso in modo ammaliante in primo piano, corre via in un labirinto verde, carezzando siepi e volteggiando con molta naturalezza mentre, con voce suadente, ci invita a seguirla per scoprire il piacere del profumo persistente di Vernel. La vediamo poi in semi-estasi che sniffa l’abito che indossa come nessuno mai fa nella vita, volteggia un altro po’ e, infine, ci manda un bacio floreale determinando che Vernel sia il profumo di cui innamorarsi.

La protagonista non è lì per rappresentare una donna che usa e apprezza Vernel, bensì è chiaramente intesa come una sorta di incarnazione di Vernel stesso, di questo mistico profumo che farebbe innamorare. Il ruolo della protagonista è, a conti fatti, quello di sedurre chi è dall’altra parte dello schermo. Ammicca, sorride, manda baci e invita a seguirla, con una narrazione che presenta un evidente tocco sensuale. Tutto negli stessi 15 secondi abbiamo, insieme, l’attrattiva della seduzione, e l’idea di diventare profumate, avvolgenti, ammalianti e capaci di far innamorare, proprio come la protagonista – previo utilizzo di Vernel, si intende.

Vernel
Chi non sniffa vestiti alzi la mano. E poi corra a sniffare vestiti per ovviare alla mancanza.

In un certo senso, dunque, la protagonista non è presente in quanto persona (non è un caso che l’ambientazione non sia domestica o familiare), ma come involucro per racchiudere i prodotti Vernel e i valori/messaggi che l’azienda vuole trasmettere al fine di attirare attenzione. La donna diventa Vernel, diventa il prodotto; viene di fatto oggettivata, resa oggetto.

A togliermi qualsiasi potenziale dubbio che poteva sorgere relativamente all’interpretazione iniziale dello spot, è stato il sito web di Vernel, estremamente rivelatore nella scelta delle sue immagini. Grazie. Bacioni bacetti. Guardate un po’ come la figura femminile diventa, di volta in volta, la rappresentazione umanizzata (per modo di dire, essendo orrendamente de-umanizzata dal fotoritocco) di ciascun prodotto.

Vernel

E queste sono solo le immagini della linea Aromatherapy, ma vale lo stesso per le altre. E ovviamente c’è sempre solo una donna. Tranne per l’ammorbidente per pelli sensibili, dove c’è anche un bebè accanto alla donna.

Creative e creativi Vernel, vi sfido a trovare un modo per comunicare i benefici dei vostri ammorbidenti senza usare la donna come esca che fa uso del fattore sensualità. Sapete, non è una gran bel modo di rappresentare il sesso femminile. Mi auguro che vogliate prender nota per il futuro.


SEGNALAZIONE E COMMENTO

  • CONTATTI: potete inviare messaggi a Vernel compilando il modulo presente a questa pagina (Henkel è la società proprietaria del brand).
  • Per discussione e invito al commento, potete fare affidamento sul gruppo Facebook La Pubblicità Sessista Offende Tutti.
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